12 novembre: una reliquia di S. Andrea a Gioiatauro

di - del 11 Novembre 2017 © diritti riservati

Circa 200 anni fa, numerosi amalfitani, rinverdendo l’intraprendenza degli antenati medievali, decisero di trasferirsi in Calabria dove riuscirono a impiantare numerose attività commerciali, dando vita a una vera e propria colonia in terra calabrese. Essi ovviamente recarono con sé la devozione all’Apostolo Andrea che si concretizzò in modo particolare a Gioia Tauro dove fu realizzata a loro spese una statua dell’Apostolo (nella foto) sul modello dell’opera bronzea di Michelangelo Naccherino custodita nella Cripta della Cattedrale  e fu collocata nel Duomo di S. Ippolito. Diversi mesi fa, per iniziativa di alcuni discendenti di famiglie amalfitane, fu rivolta la richiesta di poter avere una reliquia dell’Apostolo Andrea.
La presenza di un’ancora folta rappresentanza amalfitana e la venerazione ivi molto viva verso il nostro Patrono sono sembrate motivazioni validissime per acconsentire alla richiesta.

Domani, 12 novembre, durante la S. Messa della Famiglia alle ore 10 che sarà concelebrata dal parroco del Duomo di Gioia Tauro don Antonio Scordo e dal Vicario generale della Diocesi di Oppido – Palmi, il presidente del Capitolo Cattedrale, mons. Riccardo Arpino, consegnerà la reliquia alla delegazione giunta dalla Calabria. Essa sarà custodita in un artistico reliquiario realizzato dalla fusione di oggetti di argento donati dagli amalfitani di Gioia Tauro e che sarà posto al collo della Statua. Questa felice circostanza sarà di sprone a riscoprire il legame con gli amalfitani che vivono in terra di Calabria, in particolare a Gioia Tauro, che ci auguriamo poter consolidare visitando a nostra volta la città calabrese.

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Info don Antonio Porpora