AGESCI: un ‘campo estivo’ ricco di emozioni e d’avventura
di Gaetano Ala
Non è consuetudine iniziare un testo dai ringraziamenti, ma, stavolta, per dare forza e valore a ciò, ho deciso in tal maniera. Voglio ringraziare l’Arcivescovo di Amalfi che con la sua immancabile presenza ci incoraggia nel cammino associativo ricordandoci del nostro importante ruolo educativo, don Michele che dopo un anno di vita associativa termina con noi il percorso, sempre con la sua tenacia e massima disponibilità di mezzi ed idee, l’insostituibile Marcella, per i lupi Raksha, ovvero mamma lupa, ormai alla sua terza esperienza e nostro punto di forza nell’organizzazione logistico ed infine i genitori, i nostri “supporters” più fidati pronti a tutto e di certo non timorosi nel seguirci in questa nostra unica avventura. Grazie di vero cuore da tutti noi scout del gruppo Amalfi I.
Il preambolo era necessario anche per far capire che quando meno te lo aspetti, nei momenti di maggior difficoltà, ti si possono aprire spiragli che ribaltano completamente la situazione. Ed è stato proprio così! Il campo estivo 2015, nato non proprio sotto una buona stella, si è comunque svolto nella maniera migliore sfruttando al meglio le potenzialità del luogo e soprattutto la tenacia del nostro impegno. Siamo stati ospitati presso la foresta del Vesolo nel comune di Sanza (SA) a quota 1.200 metri sul mare e lì abbiamo vissuto il nostro campo con i lupetti (8 – 11 anni) e gli esploratori (12 – 16 anni) sul tema del “Sol Levante” e dei samurai. Il tema nasce sulla scia del Jamboree, il campo mondiale scout, che si è tenuto ad agosto in Giappone.
Il rispetto dei precetti samurai, l’onore, il coraggio, la compassione, l’essenzialità… questi alcuni dei temi conduttori delle giornate al campo che a secondo delle due branche venivano portati ai ragazzi. Il loro entusiasmo era tangibile e vibrante e ciò diventava per noi capi forza ed incoraggiamento.
Un campo ricco di emozioni e di avventura come solo il metodo scout può dare nel vivere a diretto contatto con la natura. E proprio quest’ultima ha fatto da padrona, dando il massimo oltre che per la bellezza del campo base, anche per le escursioni vissute dai nostri ragazzi. Infatti abbiamo iniziato con la visita delle grotte di Pertosa-Auletta con i lupetti che muniti di caschetto e lampada frontale le hanno attraversate in completa oscurità, mentre gli esploratori, equipaggiati con muta, calzari, casco e torce, dopo un briefing iniziale, hanno seguito il percorso speleologico immersi fino al bacino lungo la risalita del fiume Negro fino al sifone.
Un’avventura unica che ha emozionato tutti noi dinanzi alle bellezze che man mano percepivi quando il buio profondo delle gallerie cedeva spazio ai fasci di luce delle nostre torce. E’ proprio vero, quando meno te lo aspetti basta portare un po’ di luce nel buio per scoprire cose meravigliose che ti circondano e che non riesci a vedere.
Emozionante anche la veglia alle stelle, fatta dai ragazzi del reparto, sulla parte più alta del campo base a diretto contatto con la volta celeste immersi in un silenzio assordante di una calda notte. Infine il penultimo giorno abbiamo ricompensato la squadriglia più meritevole con una discesa in rafting del fiume Tanagro lungo un percorso di 4 km , mentre le altre due in una sfida al paintball lungo un tracciato nel bosco.
Nell’ultimo giorno di campo, come consuetudine, abbiamo fatto festa con l’arrivo dei genitori e quest’anno con un ospite d’eccezione, anche se per noi già “fratello scout”, Daniele Milano, sindaco di Amalfi. Proprio in questa zona una ventina di anni per lui ci fu il suo primo campo scout da lupetto. Non potevamo terminare questa nostra bella esperienza senza ringraziare Dio per avercela concessa. La Santa Messa, rigorosamente all’aperto, è stata celebrata dal nostro Arcivescovo che ci ha ricordato, richiamando la consapevolezza dell’essere capi scout, parte del discorso del Papa durante l’ultimo incontro con l’A.G.E.S.C.I. ed è proprio con questo importante messaggio che voglio terminare il mio articolo.
“Vi dirò una cosa – ma non vantatevi! -: voi siete una parte preziosa della Chiesa in Italia. Grazie! Forse i più piccoli tra voi non se ne rendono bene conto, ma i più grandi spero di sì! In particolare, voi offrite un contributo importante alle famiglie per la loro missione educativa verso i fanciulli, i ragazzi e i giovani.
I genitori ve li affidano perché sono convinti della bontà e saggezza del metodo scout, basato sui grandi valori umani, sul contatto con la natura, sulla religiosità e la fede in Dio; un metodo che educa alla libertà nella responsabilità. Questa fiducia delle famiglie non va delusa! E anche quella della Chiesa: vi auguro di sentirvi sempre parte della grande Comunità cristiana.”
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