La Domenica del marinaio nell’era di internet
Diario di viaggio di un navigante amalfitano
di Salvatore Barra
Msc Kalina Domenica 18 Ottobre 2015 in Navigazione da Singapore a Malta
Abbiamo da poco doppiato il Promontorio di “Capo Dondra” estremità meridionale dell Sri Lanka. Da qui, andando verso Sud, alla vista si presentano solo distese di mare e così fino alle coste dell’Antartide. Migliaia di Chilometri di mare aperto senza nessuno ostacolo.
Le onde del “Mare morto” (onda lunga), sotto l’effetto dei venti si gonfiano in pochissimo tempo, ingrossandosi fino a raggiungere altezze considerevoli, a volte superiori ai cinque metri.
Questa Domenica mattina, ci siamo imbattuti in “onde lunghe” mediamente molto basse, inferiori al metro d’altezza con calma di vento. Il mare burrascoso, le piogge torrenziali ed i rovesci temporaleschi in cui ci imbattemmo in quest’area, appena tre mesi fa, sono solo un brutto ricordo.
Questa parte di Oceano Indiano, stamattina si presentava con un’alba dai colori radiosi, con mare azzurro e cielo terso.
Le poche nuvole in cielo si rispecchiavano nel mare liscio come l’olio. Uno spettacolo sublime ed unico di madre natura.
Domattina attraverseremo l’arcipelago delle Maldive, composto principalmente da atolli ed isole coralline, poi ci aspettano tre giorni di navigazione oceanica fino al Golfo di Aden, passando tra Capo Guardafui (Somalia) e l’Isola di Socotra (yemen). Tuttavia, il Mare calmo e le condizioni meteo ottimali, sono favorevoli a possibili azioni di pirateria in questa zona ad alto rischio. Nonostante la significativa riduzione degli attacchi seguiamo tutte le procedure antipirateria previste, mantenendo la velocità della nave, mediamente, superiore ai 19 nodi.
Oggi è Domenica, sebbene giorno festivo, vanno garantiti i servizi essenziali, in quanto la nave è sempre operativa sia in porto che in navigazione. Tuttavia il personale libero dalla guardia è dispensato dai lavori straordinari e per gli addetti ai servizi tecnici – operaio meccanico, elettricista, ingrassatori, nostromo e marinai “giornalieri” – il fine lavori è per le 11.45, liberi per la mezza giornata successiva. In realtà il personale ne approfitta per riordinare la cabina e per fare il bucato.
Anni fa, di Domenica si proiettavano film con pellicole e proiettori super 8 fintanto che non ci fu l’avvento delle cassette VHS. Due le proiezioni: pomeriggio e sera, per consentire all’equipaggio di assistere allo spettacolo.
Nell’era dei computer e di Internet anche quest’usanza è andata in soffitta, un po come per gli amanti del calcio, la Domenica pomeriggio il marconista di bordo si sintonizzava sulle frequenze di trasmissione radio ad “onde corte” per seguire la RAI. Con l’avvento di Internet però la RAI decise di sospendere le trasmissioni ad onde corte, trascurando le migliaia di marinai italiani sparsi per il mondo non ancora pronti per le nuove tecnologie.
Un tempo, c’era anche l’usanza di un momento di preghiera comunitaria, ed il Comandante leggeva il Vangelo del giorno, seguito da un breve commento e dalla recita di preghiere. Usanza che si è persa da quando gli equipaggi sono per lo più multirazziali e di religioni differenti.
Insomma i momenti di vita comune si sono drasticamente ridotti con l’avvento della tecnologia.
Per il cuoco ed il cameriere, invece come tutte le giornate festive, la Domenica è un giorno impegnativo. Generalmente di Domenica il cuoco prepara la “pasta a mano” come gli gnocchi, le tagliatelle i ravioli al ragù, oppure lasagne alla bolognese , focacce e cornetti che vengono serviti per la colazione. La Domenica mattina inoltre, si eseguono i test di tutti gli allarmi di sicurezza e di antincendio. Chiaramente, al presentarsi di anomalie, emergenze o manovre di arrivo e partenza dai porti, della festività domenicale o delle festività in genere, non se ne tiene conto.
Un concetto molto chiaro agli uomini di mare, ma di difficile comprensione per quanti lavorano sulla terraferma.
Per il momento ci godiamo questa bellissima Domenica tropicale con mare calmo e temperatura gradevolissima. Procediamo con nave quasi completamente carica: 12000 containers e 15 metri di pescaggio. Abbiamo ancora una settimana di navigazione per l’arrivo al Canale di Suez; poi da lì orienteremo la nostra prora verso Malta.
La navigazione continua…
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