Bambini dimenticati…
Aspettando il Bambinello Gesù non possiamo non pensare a quei bambini che muoiono nel tentativo di raggiungere posti lontani dalle loro case in vista di un futuro migliore.
La Fondazione Migrantes ha calcolato che nel 2015 più di settecento bambini sono morti mentre, con i loro genitori, cercavano di raggiungere le coste Europee.
Sono bimbi , i cui nomi: Efraim, Sara, Yusuf, Bulus, ci parlano di terre in guerra.
Aylan, il bambino con la maglietta rossa, il cui corpo senza vita fu trovato sulla spiaggia di Bodrum, commosse il mondo scuotendo le coscienze degli scettici sull’accoglienza.
E…ora! ci siamo, forse, abituati a queste morti.
I corpi di questi bambini svaniscono nel mare e nell’oblio in una totale indifferenza; continuano ad affondare e morire.
Papa Francesco non si è chiesto nemmeno se fossero cristiani o musulmani, se facevano o no il Presepe, ha soltanto pregato per questi piccoli sventurati.
Ricordando, poi, l’ Angelo che disse ai pastori: andate, troverete un bambino, là fermatevi perchè quel Bimbo è il figlio di Dio fattosi uomo.
I bimbi sono il futuro per questa umanità distratta e ripiegata su sè stessa che non riesce a vedere aldilà del proprio io egoista e meschino.
In vista del Santo Natale, nella notte, in cui in ogni famiglia cristiana si depone il bambinello nel presepe, non dimentichiamoci di questi bambini che, forse, lassù in Paradiso, festeggeranno il loro Natale finalmente in pace.
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