E torna Natale
E torna, come una dolcissima poesia, la ricorrenza del Natale.
Abeti, candele colorate, fiocchi di neve, presepi, auguri reciproci,
distensione degli animi, Messa di mezzanotte…
Ma chi è, chi è Costui che scuote le fibre di tutti i cuori, che in quella notte
fa piegare anche le ginocchia di persone che nella vita
conoscono ben poco il suo fascino?
Chi è quel Bambino che, oggi come allora, chiama re e pastori,
muove gli angeli e le stelle?
Quel Neonato, fragilissima creatura, figlio di una giovinetta,
che da una grotta fa sentire la sua presenza al mondo?
Gesù, sei Tu, il Figlio di Dio!
Se tanto fai con così poca apparenza, è perché sei il Tutto.
Tu sei il Tutto.
E noi di fronte a Te siamo nulla.
Eppure permetti, visto che oggi tutti si scambiano dei doni,
che anche noi facciamo un regalo a Te:
vogliamo ridarti, a nostro modo, la gioia di tornare di nuovo nel mondo.
Non ci basta che Natale sia solo una dolcissima ricorrenza.
Desideriamo che diventi una realtà: una realtà divina.
Noi sappiamo che, se siamo uniti nel tuo nome, Tu sei in mezzo a noi.
Eccoci qui, allora, tutti ardenti della “buona volontà” che a te occorre;
ci riconosciamo tutti fratelli.
Deponiamo ai tuoi piedi tutto ciò che è nostro, i nostri brandelli,
per mettere nel posto regale del cuore la carità fraterna,
quella che a Te piace e per quella sei venuto tra noi. Eccoci tutti uniti…
E Tu?
Vieni tra noi, resta con noi.
Viviamo solo per accoglierti, per riceverti fra noi,
per non essere noi ma Te;
aiutarti a comporre sulla terra la città nuova, città di Dio.
Chiara Lubich
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