L’anno che verrà…
Dopo il brindisi e l’ultimo ” colpo n’chiuso” viene il momento dei bilanci per l’anno che va e di aspettative per il nuovo che verrà.
L’anno passato ha visto la follia omicida dei fanatici dell’ISIS. La vecchia Europa si è ritrovata smarrita e indifesa destando non poche preoccupazioni per la cerimonia di apertura del Giubileo della Misericordia fortemente voluto da Papa Francesco. Ciononostante, e malgrado le preoccupazioni, l’evento più importante di questo 2015 si è svolto regolarmente; milioni i pellegrini giunti a Roma da tutto il mondo.
Focolai di guerra in vari punti del pianeta ripropongono scenari che, sembrava ormai, fossero stati dimenticati.
Una crisi globale ha messo in discussione i principi di micro e macro-economia ormai consolidati nelle politiche economiche dei vari governi.
Barconi carichi di derelitti e di bambini affondati nel tentativo di raggiungere luoghi “più sicuri“.
Buttato tutto questo alle spalle impegniamoci affinchè l’anno che verrà (titolo mediato dalla trasmissione di Rai Uno del 31 dicembre) possa darci la serenità necessaria per riconquistare la fiducia nel prossimo chiunque esso sia.
La pace non sia soltanto una parola vuota ma assuma un significato effettivo di concordia dei popoli. Vinca il modello dell’accoglienza e della difesa degli strati deboli della società.
Si realizzi migliore equità sociale con ragionevole distribuzione della ricchezza prodotta, si creino nuovi posti di lavoro per ridurre la disoccupazione.
Incontriamoci non soltanto sui social e stiamo più vicino a colui che soffre e che vive con dignità la sua solitudine.
Educhiamo ed educhiamoci all’uso consapevole e ragionato dei nuovi media.
Forse tutto quello che chiedo al nuovo anno è da libro dei sogni, l’auspicio cui dobbiamo tendere è quello di portare il nostro mondo a girare nel verso giusto.
La Misericordia pervada i cuori degli uomini e dei governanti e diventi l’antidoto all’indifferenza.
Auguri di buon anno a tutti.
Letto 20294 volte
0 commenti