“Io sono nel Padre e il Padre è in me”
La gioia del Signore brilli suoi vostri volti perché possiate diffondere la bellezza del Vangelo.
di don Antonio Landi
Dal Vangelo secondo Giovanni
In quel tempo, disse Gesù ai suoi discepoli: «Se avete conosciuto me, conoscerete anche il Padre mio: fin da ora lo conoscete e lo avete veduto».
Gli disse Filippo: «Signore, mostraci il Padre e ci basta».
Gli rispose Gesù: «Da tanto tempo sono con voi e tu non mi hai conosciuto, Filippo? Chi ha visto me, ha visto il Padre. Come puoi tu dire: “Mostraci il Padre”?
Non credi che io sono nel Padre e il Padre è in me? Le parole che io vi dico, non le dico da me stesso; ma il Padre, che rimane in me, compie le sue opere. Credete a me: io sono nel Padre e il Padre è in me. Se non altro, credetelo per le opere stesse.
In verità, in verità io vi dico: chi crede in me, anch’egli compirà le opere che io compio e ne compirà di più grandi di queste, perché io vado al Padre. E qualunque cosa chiederete nel mio nome, la farò, perché il Padre sia glorificato nel Figlio. Se mi chiederete qualche cosa nel mio nome, io la farò».
Il discepolo Filippo sottopone a Gesù una richiesta che lo accomuna alla ricerca di tutti i credenti, di ieri e di oggi: vedere Dio. Se per Mosè ed Elia, eminenti figure della storia biblica, non fu possibile vedere il volto di Dio, chi ha visto Gesù ha contemplato il Padre. Le sue parole e le sue opere testimoniano che essi sono una sola cosa.
Chi crede partecipa alla comunione divina e può compiere addirittura opere più grandi. Quali? Testimoniare che il Crocifisso ci ha liberato dal peccato e dalla morte e ha fatto di noi creature nuove.
Dio vi benedica!
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