Ricordi di un tempo che vola via… ciao Alfonso!
Diario di viaggio di un navigante amalfitano
di Salvatore Barra
Msc Maria Saveria – 5 Giugno 2016- In Navigazione nel Mediterraneo Occidentale da Gioia Tauro a Felixstove
In vista dell’arrivo al porto di Anversa programmato per il 16 giugno, si controllano gli inventari di tutti i magazzini di bordo, farmacia e cambusa, si effettuano le verifiche dei serbatoi per il carburante, degli oli lubrificanti e delle morchie da scaricare (residui oleosi del motore). Dopo questa prima fase, si procede con gli ordinativi agli uffici centrali della compagnia da caricare nel porto di Anversa.
Alle 16:30 emettiamo i segnali convenzionali, con campanelli di allarme e sirena per radunare gli uomini alle esercitazioni di emergenza generale di “abbandono nave” – “uomo in mare” ed “incendio grave”, secondo quanto previsto dalle regole internazionali (SOLAS), nel caso avvenga la sostituzione dell’equipaggio in misura uguale o superiore al 25%. Infatti, nello scorso sbarco il nostro equipaggio ha sostituito 8 su 25 uomini.
Costeggiamo l’Algeria, mentre la Sardegna a Nord si allontana sempre più. Mare calmo e temperatura gradevole. Dopo la partenza da Gioia Tauro cala la sera del primo giorno di navigazione del Mediterraneo.
La navigazione con tempo buono ci accompagna per tutta la traversata, regoliamo la velocità della nave per giungere nel porto di Felixstowe – (Inghilterra) intorno alle ore 18:00 locali dell’11 giugno.
Ad Amalfi il 12 si disputa la 61° edizione della Regata delle Antiche Repubbliche Marinare, un evento storico – sportivo rievocativo degli antichi fasti nel corso dei secoli passati, delle città di Amalfi, Genova, Pisa e Venezia. Manifestazione molto sentita dagli amalfitani, in particolare da quelli come me, lontani dalla loro città. Oggigiorno però, grazie ai media ed i social network, riusciamo ad essere più vicini e partecipi ai preparativi della Regata ed alle vicende cittadine: l’attesa è spasmodica.
Domenica 12 Giugno 2016 – in porto a Felixstowe
Poi arriva la notizia che non ti aspetti: improvvisa e crudele. Nella tarda mattinata consulto Facebook: un messaggio lapidario da parte di Raffaele, un caro amico di Amalfi, che colpisce al cuore: “Hai saputo della dipartita del nostro Alfonso Mostacciuolo…” – il mondo mi crolla addosso, un turbinio di ricordi mi scuote.
Ho conosciuto Alfonso in tenerissima età, lo chiamavo Razzullo, (il personaggio comica della commedia natalizia “La Cantata dei Pastori”), convinto che fosse il suo vero nome. Nell’adolescenza ero molto timido, mi sottostimavo ed ero sottostimato nei vari ambienti che frequentavo. Alfonso a quei tempi era presidente diocesano di Azione Cattolica, si accorse delle mie difficoltà e mi aiutò nel cammino di formazione, in primis come uomo, affidandomi incarichi di responsabilità e spingendomi a relazionare in pubblico su argomenti della nostra associazione. Grazie a lui la mia crescita fu evidente e giovò anche alla mia carriera professionale. L’esperienza formativa avuta con Alfonso mi ha aiutato tantissimo; in particolare l’essere attenti verso i giovani che non hanno ancora espresso appieno le loro potenzialità.
Nel tardo pomeriggio ci prepariamo alla partenza da Felixstowe e mentre manovro la nave mi giunge un altro messaggio, anche questo lapidario, dell’Amico Aldo: “Amalfi ha vinto tanti saluti!”
Amalfi ha vinto la Regata Storica nel suo mare e tra i suoi cittadini, il mio primo pensiero va all’amico scomparso, immaginando che avesse guardato la Regata dal cielo, esultando insieme ai tanti amalfitani scomparsi. Poi il ricordo vola all’anno 1975, quando insperatamente Amalfi vinse la sua prima regata a Pisa. Quella vittoria colse tutti di sorpresa ma la gioia fu tanta al punto che si improvvisarono dei caroselli di macchine ed anche Alfonso partecipò con il suo mitico maggiolino della Volkswagen, a bordo fece salire otto persone.
Una serata indimenticabile anche se la macchina ebbe un danno alla portiera per la troppa euforia dei passeggeri. Alcuni anni fa, fui suo ospite nella casa di Agerola, mi invitò a seguirlo desideroso di mostrarmi qualcosa. Mi disse che non l’aveva mai lasciato, mostrandomi il maggiolino parcheggiato in un angolo del giardino. Per me fu una vera e propria sorpresa. Alfonso ci ha lasciati solo fisicamente, perché continuerà a vivere in tutti quelli che hanno avuto la fortuna d’incontrarlo e di averne condiviso esperienze di vita.
17 Giugno Anversa
Pioggia, nebbia, vento e mare mosso ci hanno accompagnato negli ultimi giorni, con temperatura intorno ai 15 gradi. Anversa non fa certamente eccezioni, insomma anche qui tempo inclemente. Arriviamo verso le tre della notte e già dalle prime ore del mattino cominciamo a caricare viveri, pittura, pezzi di ricambio della macchina. Operai specializzati disinstallano la vecchia antenna satellitare, un tecnico della Furuno controlla due dei tre radars, sostituendone i Magnetron. Due operai meccanici specializzati effettuano lavori di manutenzione alla turbo soffiante in sala macchine. Arrivano le ultime 600 tonnellate di Nafta, a completare il rifornimento iniziato ad Amburgo, per un totale di 4600 tonnellate.
Verso mezzogiorno a farci visita, sale a bordo l’amico e concittadino Luigi, accompagnato dalla moglie. Peppino amalfitano doc accasato e residente a Rotterdam, non è potuto essere all’appuntamento per un imprevisto dell’ultima ora. Luigi, Gigino per gli amici, vive da 43 anni in Belgio, due figli e tre nipotini, “con un quarto in arrivo” annunciato con tantissimo orgoglio. Molto legato alla sua terra natia ed ai suoi cittadini, attraverso i social network e la televisione è costantemente informato sulla “cronaca” amalfitana. Il suo dialetto è quello degli anni ’60… e la differenza di accento e di espressioni si sente. Il suo papà Alfonso era il cameriere del Gran Caffè, negli anni del boom economico, uomo cordiale, sempre disponibile e benvoluto da tutti.
Per il pranzo Gigino ha portato una bottiglia di champagne tenuta in fresco in un secchiello col ghiaccio per brindare alla vittoria dell’armo amalfitano. A pranzo c’erano anche altri italiani che lavorano in Belgio, con cui si è intavolata una piacevole conversazione ed alla fine visitiamo la nave. Come spesso capita abbiamo parlato piacevolmente ancora di Amalfi… il tempo è volato. Ai saluti ci siamo dati appuntamento per la prossima occasione, sperando che anche l’amico olandese Peppino ci possa raggiungere.
Prima di lasciarci ho chiesto a Gigino, per chi avesse tifato nella gara dell’europeo tra Italia e Belgio, senza scomporsi, diplomaticamente, mi ha risposto che non si è mai interessato di pallone.
Anche queste esperienze fanno parte della nostra vita.
19 giugno Le Havre
Oggi, dopo dieci giorni, il porto di Le Havre ci ha accolto con una bella giornata di sole ma le previsioni da domani sono di pioggia e cattivo tempo. Intanto, domattina, metteremo la prua verso Sud, prossimo porto Sines, in Portogallo: la navigazione continua…
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