È bello stare qui!
È bello stare qui!
di don Antonio Landi
Dal Vangelo secondo Luca
In quel tempo, Gesù prese con sé Pietro, Giovanni e Giacomo e salì sul monte a pregare. Mentre pregava, il suo volto cambiò d’aspetto e la sua veste divenne candida e sfolgorante. Ed ecco, due uomini conversavano con lui: erano Mosè ed Elìa, apparsi nella gloria, e parlavano del suo esodo, che stava per compiersi a Gerusalemme. Pietro e i suoi compagni erano oppressi dal sonno; ma, quando si svegliarono, videro la sua gloria e i due uomini che stavano con lui. Mentre questi si separavano da lui, Pietro disse a Gesù: «Maestro, è bello per noi essere qui. Facciamo tre capanne, una per te, una per Mosè e una per Elìa». Egli non sapeva quello che diceva. Mentre parlava così, venne una nube e li coprì con la sua ombra. All’entrare nella nube, ebbero paura. E dalla nube uscì una voce, che diceva: «Questi è il Figlio mio, l’eletto; ascoltatelo!». Appena la voce cessò, restò Gesù solo. Essi tacquero e in quei giorni non riferirono a nessuno ciò che avevano visto.
A Cesarea Pietro ha riconosciuto Gesù come Messia; tuttavia, incombe la sua passione…e i suoi discepoli non vogliono accettarla! Sul monte, i tre discepoli si trovano di fronte a un anticipo di risurrezione: le vesti bianche prefigurano il trionfo di Cristo sulla morte! Ma c’è di più: la presenza di Mosè e di Elia indica che i maggiori rappresentanti della Legge e della profezia d’Israele riconoscono in Gesù il compimento della salvezza. Essi, inoltre, hanno visto Dio e possono attestare che Gesù è il Figlio di Dio, come conferma la voce dal cielo.
I tre conversano dell’esodo imminente di Gesù: egli è uscito dal Padre per redimere gli uomini, e ora è pronto a uscire dalla vita terrena per essere riaccolto alla destra del Padre.
Dio vi benedica!
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