Casa di preghiera
Casa di preghiera
di don Antonio Landi
Dal Vangelo secondo Luca
In quel tempo Gesù, entrato nel tempio, cominciò a scacciare i venditori, dicendo: «Sta scritto: “La mia casa sarà casa di preghiera. Ma voi ne avete fatto una spelonca di ladri!“».
Ogni giorno insegnava nel tempio. I sommi sacerdoti e gli scribi cercavano di farlo perire e così anche i notabili del popolo; ma non sapevano come fare, perché tutto il popolo pendeva dalle sue parole.
Quando pensiamo al gesto compiuto da Gesù nel Tempio non è corretto ritenere che abbia voluto porre fine ad una commercializzazione del culto. Nello spazio loro adibito, i venditori fornivano ai pellegrini che si recavano a pregare nel Tempio gli animali che servivano per il sacrificio. Il gesto di Gesù, tuttavia, ha un altissimo valore simbolico: dopo la sua morte, non sarà più necessario immolare animali all’altare del Tempio per ottenere il perdono divino. È Cristo l’Agnello immolato che ha donato la sua vita per la salvezza del mondo. È nel Corpo del suo Figlio che Dio ci fa partecipi del suo dono di grazia.
Dio vi benedica!
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