Promessa Solenne di Maria D’Amato

di - del 17 Maggio 2014 © diritti riservati

Suore di clausura ScalaViviamo in un mondo frettoloso, sembra non si abbia mai un attimo per una fermata o una sosta; ma in un angolo della nostra amata costa, questo è possibile.
In quel di Scala esiste un’oasi ove ci si può fermare, lasciando per un po’ “chiuso fuori” tutto il nostro correre quotidiano: il Monastero delle Monache Redentoriste.
Immerso in un ambiente meraviglioso, ricco di uliveti e vigneti; un paesaggio che dona serenità e pace al cuore, permettendo all’anima di accostarsi a Dio in un clima di preghiera e di amore.

Queste Suore, di clausura, vivono una Comunità di unione fraterna in Gesù, rendendolo presente e vivo in tutto ciò che fanno. La prima regola della loro spiritualità è l’unione e l’amore scambievole, amando gli uni e gli altri, come Gesù ha amato noi!

Il Monastero non è un luogo chiuso e separato, esclusivamente per una contemplazione e una perfezione di una sicurezza dal mondo, ma luogo in cui la Salvezza è presente in maniera tale da irradiarsi negli altri.

Questa comunità sta vivendo giorni di festosa attesa. Il 31 maggio prossimo, Maria D’Amato, farà la sua Promessa Solenne. Maria … una giovane amalfitana, studente di Medicina presso l’Università Cattolica di Roma che sin da piccola coltivava la passione di diventare “medico senza frontiere” per impegnarsi nelle azioni umanitarie. Un giorno si ritrovò ad andare a bussare alla porta del Monastero, chiedendo di essere accolta in quella Comunità per iniziare il cammino sulle orme del Signore. Da quel giorno Maria è parte della Comunità.

La nostra gioia è infinita, perciò stasera 17 maggio alle ore 20,30, ci ritroveremo a Scala, per una Veglia di Preghiera, nella Chiesetta del Monastero. Affideremo a Gesù le nostre preghiere per questa importante “Promessa” di Maria ringraziandolo di tanta Grazia irradiata nella nostra Comunità.

La Professione Solenne è un dono che si colloca nel cuore della Chiesa e dell’Umanità. Ogni persona che si consacra è un dono che Dio fa alla sua Chiesa, affinchè sia visibilmente manifesta quella particolare forma di vita povera, casta e obbediente che Gesù ha scelto per sé e per sua Madre Maria. E’ una forma di vita che non fa rimpicciolire il cuore ma lo dilata in vista di un amore più grande ai fratelli.

La Professione Solenne è l’ultima tappa del cammino di formazione iniziale alla vita religiosa … l’atto che sigilla l’appartenza della persona consacrata a Cristo: propriamente è la Consacrazione che Dio opera legando a sé , con un’Alleanza d’Amore, la persona consacrata, in memoria di quel pato nuziale, eterno e fedele, con il quale Dio da sempre ha amato l’Umanità e che si è rivelato e compiuto in “Cristo che ha amato la Chiesa e ha dato Sè stesso per lei” (Ef. 5,25)

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Annamaria Santoro

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