Venti di guerra in Terra Santa
Malgrado i ripetuti interventi di capi di Stato e di governo, è sempre più vicino lo scoppio di una guerra in medio oriente.
Due popoli, due culture che sopravvivono sotto il suono lacerante delle sirene di allarme.
Gli Israeliani ed i Palestinesi, ognuno con il proprio carico di responsabilità, non riescono a raggiungere la pace, da tutti auspicata, anche con autorevoli iniziative, da ultimo l’incontro a Roma da Papa Francesco, di Shimon Peres ed Abu Mazen.
Un conflitto lungo e con molte vittime, da una parte dall’altra, con missili e bombardamenti i cui effetti collaterali sono le vittime civili: di cui molti bambini e donne nelle loro case.
Straziante la scena vista ieri in TV, un padre palestinese portava in braccio la sua piccolina morta piangendo e chiedendosi perché .
I riservisti dell’esercito israeliano, in quanto soldati, rispondono all’appello, ma anche loro si chiedono perché tutto questo avviene.
Il sogno di due popoli, due Stati deve continuare e tutti i “Potenti” devono impegnarsi affinché ciò si realizzi.
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