Festa di San Lorenzo ad Amalfi, anticipata al 9 agosto
Ad Amalfi fra le tante devozioni vi è anche quella a San Lorenzo Diacono e Martire.
Una leggenda sostiene che nacque a Huesca in Aragona. Altri particolari, forniti da S. Ambrogio , Prudenzio e altri ancora, hanno aggiunto informazioni storicamente non accertabili, come l’episodio della sua distribuzione dei beni della Chiesa; dettagli sulla morte che sono entrati a far parte delle leggende cristiane, sono stati ripresi da diversi artisti o entrati nella devozione popolare e meritano perciò di essere citati.
Secondo la leggenda, Sisto predisse a Lorenzo che egli l’avrebbe seguito nella sorte entro tre giorni. Lorenzo vendette immediatamente i vasi sacri per aumentare il patrimonio in suo possesso e diede tutto ai poveri, alle vedove e agli orfani.
Il prefetto di Roma, saputo ciò che aveva fatto, lo mandò a chiamare e gli disse che non era sua intenzione torturarlo ma che l’imperatore aveva bisogno di oro e argento per le sue truppe. Gli consigliò perciò, appellandosi al detto di Gesù di rendere a Cesare ciò che è di Cesare, di consegnargli il denaro e conservare per lui la ricchezza del Vangelo. Lorenzo domandò tempo per fare un inventario dei beni della Chiesa. Gli furono concessi tre giorni e in questo tempo egli chiamò a raccolta tutti i poveri aiutati dalla Chiesa.
I suoi aguzzini eseguirono la richiesta, fino a che egli disse: «Ora sono cotto a puntino. Potete iniziare a mangiare». Poi pregò per la conversione di Roma e morì. Alcuni senatori si convertirono all’istante e seppellirono il suo corpo sulla via Tiburtina. La morte di Lorenzo mise fine all’idolatria a Roma e la conversione di tutta la città testimoniò l’efficacia delle sue preghiere.Il terzo giorno infine radunò insieme vecchi, ciechi, lebbrosi, orfani, vedove, zoppi e storpi e disse al prefetto: «Ecco il vero tesoro della Chiesa».
Questi sentenziò che un tale insulto meritava la morte e fece preparare una graticola su carboni ardenti, perché la fine fosse lenta. Lorenzo fu bruciato piano piano e fece una misera fine, ma solo agli occhi dei pagani: ai credenti, invece, si rivelò circondato da stupenda luce e profumo delizioso e tanto desiderava l’unione con Cristo che non sentì alcun dolore. Dopo essere rimasto sul fuoco per un certo tempo, chiese che lo girassero, così da bruciare anche dall’altro lato.
Ad Amalfi si venera il Santo nella Cappella di San Lorenzo in Via Salita dei Patroni.
La cappella degli eredi della famiglia Sacco è privata ma è aperta al pubblico. Fu fondata nel XVI secolo e appartiene a un complesso architettonico costituito da abitazioni e da un’antica casa-torre, detta “Torre Sacco”.
All’interno l’unica navata è coperta da una volta a botte con affreschi del XIX secolo raffiguranti i simboli di Sant’Andrea e di San Lorenzo. Vi si conserva un’antichissima urna cineraria romana, adibita ad acquasantiera con la scritta “S. Vitus”. Interessante è il pavimento in fabbrica, con decorazioni a stella in pietre marine.
La Festa verrà preceduta con un Triduo di preparazione spirituale nei Giorni 6-7-8 Agosto che consisterà nella recita del Santo Rosario e della Coroncina al Santo alle ore 19.30 e alla ore 20.00 seguirà la Santa Messa.
Quest’ anno il dieci Agosto capita di Domenica, giorno dedicato al Signore,e per questo motivo la Festa sarà anticipata a Sabato 9 Agosto 2014.
Nel giorno della Festa nella cappella verranno celebrate le Sante Messe alle ore 9.00 e alle ore 20 entrambe precedute dalla Recita del Santo Rosario e della Coroncina al Santo.
Letto 5620 volte
0 commenti