Il Papa ai politici: “Pensate alle famiglie”
E’ il giorno dell’incontro con le famiglie numerose. Nell’aula Paolo VI, in occasione del decennale dell’Associazione a loro dedicata, Papa Francesco si rivolge ai folti nuclei familiari presenti, sottolineandone il ruolo strategico nell’attuale società.
“Cari genitori, vi sono grato per l’esempio di amore per la vita, che voi custodite dal concepimento alla fine naturale, pur con tutte le difficoltà e i pesi della vita, e che purtroppo le pubbliche istituzioni non sempre vi aiutano a portare”. Con queste parole il Santo Padre inizia a dialogare con le famiglie ed osserva, rivolgendosi direttamente a loro, che “giustamente voi ricordate che la Costituzione Italiana, all’articolo 31, chiede un particolare riguardo per le famiglie numerose. Ma questo non trova adeguato riscontro nei fatti; resta nelle parole. Auspico, quindi, anche pensando alla bassa natalità che da tempo si registra in Italia, una maggiore attenzione della politica e degli amministratori pubblici, ad ogni livello, al fine di dare il sostegno previsto a queste famiglie. Ogni famiglia è cellula della società, ma la famiglia numerosa è una cellula più ricca, più vitale, e lo Stato ha tutto l’interesse a investire su di essa!”
Papa Francesco evidenzia, poi, l’importanza dei nonni nella famiglia e rimarca la ricchezza delle famiglie numerose per il mondo e per se stesse. “Un figlio cambia la vita”, sentenzia il Papa. E, guardando i ragazzi, aggiunge: “Il fatto di avere fratelli e sorelle vi fa bene: i figli e le figlie di una famiglia numerosa sono più capaci di comunione fraterna fin dalla prima infanzia. In un mondo segnato spesso dall’egoismo, la famiglia numerosa è una scuola di solidarietà e di condivisione; e questi atteggiamenti vanno poi a beneficio di tutta la società”.
Infine, non manca una preghiera per i passeggeri del traghetto in fiamme nel mare Adriatico e per quelli dell’aereo malese scomparso in direzione di Singapore. E, nel congedarsi, il Papa chiede con un sorriso: “Per favore, continuate a pregare per me, che sono un po’ il nonno di tutti voi“.
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