Cristo acqua viva e fuoco inestinguibile
In questa domenica, la celebrazione ci introduce, in un clima di festa, infatti come lo si può notare dalle lettura e dalla pericope evangelica, come traspare la figura dello Spirito Santo che in forma di colomba scende sulla persona di Gesù Cristo, tutto si presenta nello scenario del fiume Giordano; il precursore Giovanni esce di scena per dar spazio a Lui che entra ora in maniera pubblica ad insegnare con autorità ed autorevolezza.
Nella prima lettura tratta dal profeta Isaia, al capitolo 55, 1-11, emerge l’invito di Dio, Signore del popolo, affinché esso accolga come dono, come offerta; l’acqua pura ed l vino, latte e pane, in modo gratuita Lui dona al suo popolo, facendo promessa anche al Re Davide (2Sam7). Il popolo è chiamato ad essere testimone credibile, beneficiario di questa promessa per una vita eterna in Lui, accreditato verso tutti i popoli.
Nell’ultima parte della prima lettera, il profeta sottolinea la presenza, la vicinanza di Dio nel suo popolo ed è quest’ultimo deve in qualche modo riconoscere la trascendenza di Dio, come acqua viva che irrora la terra.
Nella seconda lettura invece, tratta dalla prima lettera di Giovanni, capitolo 5, 1-9, possiamo dividere in due parti il quinto capitolo dicendo che: nella prima parte l’apostolo vuole far sottolineare il custodire la legge, i comandamenti tradotto in amore verso Dio, perché chi osserverà la sua Parola e i suoi decreti e li mette in pratica, egli ama Dio ed è chiamato figlio; invece, nella seconda parte, si scorge non soltanto l’essere testimone, ma anche come ci si può esserlo indicando a mio avviso tre elementi: lo Spirito Santo, l’acqua pura riprendendo la prima lettura e il sangue richiamando il vino come sacrificio e martirio. Infine la sezione evangelica di Marco 1, 7-11, Giovanni il Battista,è il testimone di questa “investitura divina” da parte di Dio Padre verso il Figlio con lo Spirito Santo, Gesù è investito in una maniera unica. Egli si è lasciato battezzare, quelle acque si sono santificate per mezzo di Cristo come direbbe San Gregorio Nazianzeno.
Gli elementi infatti si possono sintetizzare così: Spirito Santo, acqua e cieli squarciati. La Parola di Dio suggella, definitivamente il tutto: Tu sei mio Figlio l’amato, in te ho posto il mio compiacimento. Un filo rosso che ritorna a collegare tutta la Parola di Dio di oggi è l’amore!
Ecco si per noi oggetto di meditazione e di riflessione l’amore di Dio riservato per noi da sempre Amen..!
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