Un secolo di Quarantore all’Addolorata
La solenne esposizione dell’Eucaristia per 40 ore in origine intendeva ricordare il tempo che Gesù Cristo giacque nel sepolcro. La diffusione della pia pratica avvenne a partire dal XVI secolo soprattutto ad iniziativa dei cappuccini e dei gesuiti.
Presso la chiesa dell’Addolorata l’esposizione solenne di Gesù sacramentato si svolgerà dal 10 al 13 febbraio.
Quest’anno ricorre il centenario dell’istituzione della solenne adorazione eucaristica da parte dell’Arciconfraternita amalfitana.
Il 27 dicembre 1914 il priore Nicola Camera chiedeva al Consultore diocesano l’assenso di svolgere la solenne esposizione del Santissimo Sacramento nelle Quarantore circolari, deliberata dal sodalizio “allo scopo di promuovere anche da sua parte il maggior decoro religioso di questa città.”
Per non intralciare l’ordine delle Quarantore tra le varie chiese cittadine precisava che queste si sarebbero svolte prima delle altre, cioè la domenica precedente l’esposizione nelle Suore di Carità.
Il 29 dicembre 1914 il Consultore canonico don Nicola Camera, in nome dell’arcivescovo Angelo Maria Dolci, concesse il permesso ad alcune condizioni:
1) che la chiesa fosse provvista di un piccolo presbiterio mediante una piccola balaustra in ferro od ottone affinché gli ecclesiastici funzionanti fossero distanti dai laici;
2) che davanti la porta della chiesa e nella strada vicina durante l’esposizione fossero apposti segni del Santissimo ornati di festoni per indicare l’adorazione in corso;
3) non si doveva effettuare la questua durante l’esposizione per non distrarre i fedeli;
4) due confratelli con l’abito del pio sodalizio dovevano partecipare all’adorazione mantenendosi a debita distanza dall’altare e dagli ecclesiastici.
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