A Francesca… com’il velo tuo di Sposa del Mare
Il Viandante… prospettive da lontano
di Andrea Cataldi
Pensiero (o divagazione mentale) n. 6
9 settembre 2015
A Francesca
(Ad un lustro dalla tragedia che ce l’ha rapita)
Ho visto lingue di fango avvolte
su te, fanciulla, come veste bruna,
farti mare, nel buio.
La voce, raspo d’onda,
fili d’argento, il crine;
le carni tue nel vortice del flutto
come pel vento che rapisce panni
al filo teso del bucato estivo,
senza opporsi, e danza.
Viaggiò l’Aura per giorni,
per lidi e cuori, sparsa,
poi ebbe pace e requie.
Quel giorno si pianse forte il nome tuo,
né un lustro n’ha estinto il bene.
Chiaro è il cielo, limpido
lo sfondo che bacia, in uno, il mare,
dove anche tu spingesti l’occhio tuo
correndo sogni, bianchi
com’il velo tuo di Sposa del Mare.
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