A Ravello Cammariere contempla e canta il Creato

di - del 3 Agosto 2014 © diritti riservati

Sergio Cammariere si è esibito ieri sera a Ravello, (unica data estiva del 2014), nell’incantevole scenario di Villa Rufolo con un vasto repertorio dei principali successi, per un concerto in acustica davvero unico. In una serata d’Agosto, sotto un cielo scintillante di stelle, come in un quadro di Van Gogh, si sono alternati suggestivi momenti di assolo di piano a  ritmi caldi e mediterranei, accompagnati dalla voce struggente del cantautore originario di Crotone.

Cammariere pianista jazz, personaggio di culto dopo l’apparizione al Premio Tenco 2001, nell’esibizione di Ravello, s’è soffermato a contemplare il Creato da quell’ideale terrazza che affaccia sulla Costa e sconfina nel mare.

Rapito da un panorama mozzafiato, nel promettere un presto arrivederci, ha sottolineato come “l’Architetto” creatore di tanta bellezza, Dio Padre, meritasse di essere ricordato con il branoPadre della notte”, con cui ha concluso il concerto,  invitando a meditare l’incanto e la magnificenza di ciò che Dio ha donato agli uomini.

La canzone, scritta dal paroliere romano,  Roberto Kunstler è un canto dell’intimo che sa d’infinito, e chiude con un’invocazione profonda, che possa diventare una preghiera.

 

Padre della notte
che voli insieme al vento
togli dal mio cuore
la rabbia ed il tormento
e fammi ritornare
agli occhi di chi ho amato
quando è poca la speranza
che resta nel mio cuore
Padre della notte
che le stelle fai brillare
tu che porti vento e sabbia
dalle onde del mare
Tu che accendi i nostri sogni
e li mandi più lontano
come barche nella notte
che da terra salutiamo
e fammi ritornare
tra le braccia di chi ho amato
quando è vana la speranza
che resta nel mio cuore
quando è poca la speranza
che resta nel mio cuore
dammi una pace limpida
come un limpido amore
Padre della notte
ovunque è il Tuo mistero
dentro ogni secondo
come in ogni giorno intero
Tu che hai dato a noi la fede
come agli uccellini il volo
Padre della terra
Padre di ogni uomo
Padre della notte
della musica e dei fiori
Padre dell’arcobaleno
dei fulmini e dei tuoni
Tu che ascolti i nostri cuori
quando soli poi restiamo
nel silenzio della notte
solo in Te noi confidiamo
e fammi ritornare
tra le braccia di chi ho amato
Fammi ritrovare un giorno
l’amore che ho aspettato
quando è poca la speranza
che resta nel mio cuore
Dammi una pace limpida
come un limpido amore
Padre della notte
che voli insieme al vento
togli dal mio cuore
la rabbia ed il tormento
e quando un giorno sta finendo
quando scende giù la sera
Fa’ che questa mia canzone
diventi una preghiera.

 

Letto 7979 volte

Print Friendly, PDF & Email
1 Star2 Stars3 Stars4 Stars5 Stars (vota, clicca sulle stelline)
Loading...
Avatar

Info Francesco Dipino

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *