Auguri a tutte le mamme
La madre
di Giuseppe Ungaretti
E il cuore quando d’un ultimo battito
avrà fatto cadere il muro d’ombra
per condurmi, Madre, sino al Signore,
come una volta mi darai la mano.
In ginocchio, decisa,
Sarai una statua davanti all’eterno,
come già ti vedeva
quando eri ancora in vita.
Alzerai tremante le vecchie braccia,
come quando spirasti
dicendo: Mio Dio, eccomi.
E solo quando m’avrà perdonato,
ti verrà desiderio di guardarmi.
Ricorderai d’avermi atteso tanto,
e avrai negli occhi un rapido sospiro.
Giuseppe Ungaretti è uno dei più noti ed originali poeti italiani, impresso nella mente di tutti per la sua estrema sintesi e la capacità di esprimere immagini e concetti profondi ed intensi con poche pennellate di parole.
Nacque ad Alessandria d’Egitto nel 1988 e morì a Milano nel 1970: centro della sua poesia l’esperienza della guerra che lo segnò profondamente, ma non gli impedì di scrivere questo intenso ricordo di sua madre.
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