Dalla linea “Dragone” a “Giada”: un lavoro mai monotono
Diario di viaggio di un navigante amalfitano
di Salvatore Barra
Msc Kalina 28 Settembre 2015 in Porto a Qingdao
Qingdao – Pronuncia Tsing Tao è una città del Nord Est della Cina, bella e turistica, si affaccia sul Mar Giallo. Nel corso delle olimpiadi Cinesi del 2008, questa città fu sede di tutte le competizioni veliche. Questa città fa parte della provincia dello Shandong, è molto estesa ed ha oltre sette milioni di abitanti… non molti per una grande città Cinese.
Nel corso del secolo scorso ha avuto una storia abbastanza travagliata, essendo passata sotto il dominio di tedeschi e giapponesi, mentre oggi è caratterizzata da una discreta presenza di Coreani. Qui si produce la Birra Tsing Tao, la migliore Cinese e famosa nel mondo. E’ uno dei pochissimi ricordi che i Tedeschi hanno lasciato in questa città. Sempre rispettando ed emulando le tradizioni germaniche, a Qingdao nel mese di Ottobre organizzano una sorta di Oktober festival, che loro chiamano “Autumn Festival”, ovviamente dedicata alla dorata bevanda.
Durante l’ultima sosta nel porto Cinese di Ningbo abbiamo liberato la nave dell’intero carico, ad osservarla vuota mi da l’impressione di un albero senza foglie: una visione che ispira profonda tristezza.
La Msc Kalina è ripartita da Ningbo il 22 di settembre, senza carico e con destinazione Qingdao poichè la dirigenza della compagnia di navigazione ha deciso, per ragioni commerciali, il cambio di servizio. Infatti, la Msc Kalina, già impegnata sul percorso del “Dragone”, dal porto di Qingdao entrerà sulla linea di navigazione denominata “Giada”.
In effetti cambia poco, i due bacini di utenza principali rimangono il Mar Mediterraneo e l’estremo Oriente, ma con l’aggiunta del porto Arabo Saudita di King Abdullah e di Dubai nel Golfo Persico.
In attesa di solcare la nuova rotta di navigazione, la nave ha sostato nella rada di Qingdao per tre giorni. Qui il nostromo ed i marinai si sono dedicati ai lavori di manutenzione in coperta, soprattutto per i punti maggiormente bisognosi di picchettaggio, rimozione della ruggine e pitturazione.
Su tutte le navi della Marina Mercantile, i marinai svolgono un lavoro utile ed importante ed il loro ruolo è in continua evoluzione; basti pensare ai marinai delle navi a vela di oltre un secolo fa o ai cargo di qualche decennio or sono, provvisti di bighi da carico. Tempo fa le navi erano molto più piccole ed i marinai considerati dei veri maestri dell’arte marinaresca.
Lo stesso dicasi del nostromo, il capo della ciurma, che sulle navi a vela svolgeva un ruolo fondamentale ed ai suoi ordini aveva un centinaio di marinai. Come “Nostro Uomo” era capo e portavoce della ciurma quando doveva conferire con il comando nave.
I marinai in navigazione svolgono il servizio di guardia in plancia, assistono gli ufficiali come vedette e come timonieri. In porto, controllano e si assicurano che le operazioni di carico e scarico si svolgono regolari e senza problemi; controllano che i cavi di ormeggio di prua e di poppa siano ben tesi ed alla giusta tensione, tale da mantenere la nave bene affiancata; svolgono il servizio di piantone alla scala di accesso, controllando i documenti e le borse delle persone che salgono sulla nave.
Fuori dal servizio di guardia, nelle ore di straordinario provvedono all’imbarco di viveri, materiali di consumo, pezzi di ricambio del motore etc.; si dedicano alla pulizia della nave in generale. Lavori di ordinaria amministrazione ma su di una Nave, capitano le emergenze ed i lavori non prevedibili come la rottura di un cavo, di una falla, di un danno in una stiva o di un contenitore sganciato dalla gru che rovina sulla nave danneggiandola; una conduttura di nafta che si rompe… e tanto altro ancora.
Ogni marinaio si avvia alla carriera col grado di mozzo; poi Giovanotto di Seconda classe; Giovanotto di prima classe e Marinaio. Un bravo e capace marinaio può essere avanzato al grado di Nostromo.
Il Nostromo, l’Operaio Meccanico ed il Cuoco, sono i sottufficiali di bordo.
L’opportunità di avere la nave completamente vuota dal carico ha permesso agli ufficiali di coperta di ispezionare le stive e controllare in maniera approfondita le condizioni generali, lo stato di pulizia dei pozzetti delle sentine e verificare i test degli allarmi di “troppo pieno”, del livello dell’acqua.
Difatti, nei pozzetti delle sentine si raccolgono tutti i liquidi che confluiscono nella stiva in particolare l’acqua piovana o acqua di mare in caso di infiltrazioni esterne. Alle sentine sono collegati grossi tubi con valvole d’intercettazione, utili per aspirare l’acqua in caso di allagamento della stiva.
Il buon funzionamento delle sentine è indispensabile per la sicurezza della Nave, ed è per questo che i pozzetti devono essere mantenuti sempre puliti ed i livelli di allarme sempre efficienti. I sensori dei livelli di allarme delle sentine, sono collegati ai computer di bordo.
La Msc Kalina è dotata di sette stive, suddivise in 21 sezioni o baie per containers. Nel corso della sosta è stata curata la manutenzione e pitturazione del posto di manovra di prua, i verricelli dei cavi di ormeggio ed i salpancore.
I salpancore sono dei potentissimi verricelli che si usano per le manovre di ancoraggio, per ammainare e virare le ancore da 19 tonnellate di peso e dai 360 metri di catena. Su questa nave disponiamo di un’ancora di riserva.
Secondo la tradizione Marinara italiana, l’ancora di riserva viene definita “Ancora di Speranza”, da usare come rimedio estremo con la “Speranza” di salvare la nave.
Se non erro, delle tre virtù teologali, la Speranza è rappresentata da un’ancora, anche se nel nostro caso, l’ancora di riserva, (considerato peso e dimensioni), non potremmo mai usarla per emergenza, non avendo i mezzi per maneggiarla per ammanigliarla alla catena; operazione che andrebbe fatta col supporto di una grossa gru.
Da quando siamo giunti a Qingdao, il tempo è bello, con mare calmissimo, cielo terso e gradevolissime temperature, anche se a circa 1500 chilometri a sud, in prossimità dell’isola di Taiwan, il super tifone “Dujuan” si sta scatenando sulla terraferma e provocherà certamente morte e distruzione, eventi che purtroppo si ripetono al passaggio di questi fenomeni. Sono due settimane che stiamo seguendo Dujuan ma, questa volta, se le previsioni meteo si riveleranno esatte, la nostra nave non dovrebbe avere eccessivi problemi. Lo spero.
Questa notte ripartiremo per Pusan, porto già scalato la settimana scorsa, quando ancora eravamo impiegati sulla linea del Dragone, mentre ora ci ritorneremo con la linea della Giada.
Fortunatamente questo lavoro, per quanto stressante, non è mai monotono.
Il 30 Settembre saremo a Pusan, il 2 ottobre a Ningbo, il 4 a Shanghai, giorno 7 a Xiamen, poi Guandzhou… la navigazione continua.
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