Dalla Malacca a Singapore, il tramonto gli albatros, festa e colori della natura
Diario di viaggio di un navigante amalfitano
di Salvatore Barra
Msc Kalina 07 Settembre 2015 in Navigazione da Singapore a Shanghai.
Lo stretto della Malacca è una lingua di mare che s’incunea tra gli stati rivieraschi di Malesia, Indonesia (Isola di Sumatra) e Singapore. E’ uno dei luoghi a maggior densità di traffico navale del mondo; crocevia dei traffici da e per l’Estremo Oriente. Lo stretto è da sempre considerato “ad alto rischio pirateria”, basti pensare alle avventure di Sandokan narrate da Emilio Salgari fin dal diciannovesimo secolo.
Abbiamo ricevuto informazioni che in questi ultimi giorni, gli attacchi effettuati dai pirati sono in aumento. A differenza dei pirati Somali, i malviventi che agiscono nella Malacca, generalmente non sparano, privilegiando l’assalto all’arma bianca (in genere usano il machete), dopo aver abbordato la nave con lunghe aste di bambù.
Recentemente una nostra nave sociale ha subito un attacco. Fortunatamente, niente feriti ma solo tanto spavento, in quanto essendo stati scoperti i pirati “della Malacca” scapparono con un bottino esiguo. Questi episodi, comunque, unitamente ad altri non meno importanti, accrescono lo stress di tutto l’equipaggio.
All’alba del 5 Settembre, siamo approdati nel porto di Singapore e come d’incanto e solitamente accade, una volta ormeggiati ci lasciamo alle spalle quanto successo nel corso lunga traversata dell’Oceano Indiano. Una fase di “riposo mentale” però che dura pochissimo, occorre mettersi nuovamente all’opera, preparare la traversata fino al porto di Shanghai, studiare le condizioni meteo marine e tracciare la rotta stimandone l’orario di arrivo.
Una volta usciti dallo stretto di Singapore (parte terminale dello stretto della Malacca), attraverseremo il Mare Cinese meridionale, tra le Filippine ed i paesi rivieraschi continentali – Cambogia, Laos, Vietnam e Cina. Poi accosteremo a sinistra per dirigere nello stretto di Taiwan, ed ancora a sinistra per l’approdo a Shanghai.
Al contempo per la polizia di frontiera Cinese c’è da preparare i documenti commerciali, sanitari, da inviare all’autorità portuale via e-mail, al fine di ottenere le autorizzazioni, la “libera pratica”, per l’accesso in porto.
Intanto, stiamo procedendo alla velocità di 19 nodi, previsto arrivo a Shanghai per venerdì 11 settembre alle ore 20:00 locali. Il mare è calmo. Il cielo è velato con sole incerto.
Questo pomeriggio, tuttavia, ci ha incantato con un tramonto dai colori bellissimi che solo a queste latitudini tropicali si possono osservare. A completare la festa il volo degli albatros, davvero una festa di colori e della natura.
I gabbiani, secondo un’antica tradizione marinara, incarnano le anime degli uomini scomparsi in mare ed il mio pensiero va a tutti i naviganti periti a profughi, ai clandestini ed ed ai loro bimbi che nel Mare Mediterraneo hanno trovato la morte, mentre rincorrevano la vita nei loro viaggi della speranza.
Intanto la navigazione continua…
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