Dinanzi al sopruso no all’indifferenza: sì alla vita
Il vescovo di Nola, mons. Beniamino Depalma, già arcivescovo di Amalfi, a seguito della barbara uccisione a Castello di Cisterna, di Anatolij Korol, giovane operaio originario dell’Ucraina, intervenuto per sventare una rapina in un supermarket, ha rivolto un messaggio all’intero territorio diocesano.
“Anatolij – ha scritto il vescovo – era giunto in questo nostro territorio per vivere con la sua famiglia una vita più dignitosa: vi ha trovato la morte, seppure da eroe. Dobbiamo raccogliere il suo testimone, non possiamo lasciare che il suo gesto venga dimenticato, così come non possiamo dimenticarci della sua famiglia, della giovane moglie e dei figli.”
Per quanto tempo ancora Caino alzerà le mani contro il povero Abele? Per quanto tempo ancora la violenza eserciterà il suo potere sui giusti e gli innocenti? Per quanto tempo ancora la disumanità sarà scelta come unica via possibile di felicità?
“Queste domande attanagliano il mio cuore – scrive il vescovo di Nola – da quando ho appreso della morte di Anatolij, fratello originario dell’Ucraina, fratello generoso e coraggioso, che dinanzi al sopruso non ha scelto l’indifferenza, non si è voltato dall’altra parte, ma ha detto “sì” alla vita, quella di quanti come lui erano andati a fare la spesa quotidiana, come lui erano entrati in quel supermarket con un proprio figlio.”
Il messaggio di mons. Depalma, suona da monito a non rassegnarsi, a non lasciare che sia la logica del malaffare a guidare le nostre scelte.
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