Don Andrea un anno dopo
S. Messa in suffragio di Mons. Andrea Colavolpe, sabato 26 aprile 2014 alle ore 19.00 ad un anno dalla partenza per il paradiso.
Di seguito alcuni commenti a caldo, apparsi sui network, alla notizia della partenza per il cielo di don Andrea
Di Andrea Alfieri:
Caro don Andrea, ci hai lasciati oggi quasi come fulmine a ciel sereno, d’improvviso e il nostro cuore si è’ riempito di tristezza, si svuotato e ci ha riportati indietro ricordandoci quanto sei stato importante per le nostre vite, scavando nel profondo dell’anima, li dove hai gettato i primi semi della Fede e con amore e attenzione di padre ci hai aiutati a farli maturare e crescere… Sono immensamente grato a Dio perché mi ha donato voi, come mio parroco: mi avete iniziato alla vita cristiana, alla fede, all’incontro con Cristo e, sopratutto, a voi e al vostro esempio devo la mia stessa vocazione! Nonostante la tristezza e il vuoto grande che già sento nel cuore, il Vangelo di oggi e’ già pronto a rassicurarmi:”Non sia turbato il vostro cuore. Abbiate fede in Dio e abbiate fede anche in me. Nella casa del Padre mio vi sono molte dimore. Se no, vi avrei mai detto: “Vado a prepararvi un posto”? Quando sarò andato e vi avrò preparato un posto, verrò di nuovo e vi prenderò con me, perché dove sono io siate anche voi. E del luogo dove io vado, conoscete la via». Mi piace pensare che come Gesù anche voi oggi ci dite: “Non sia turbato il vostro cuore, vado a prepararvi un posto… Del luogo dove io vado voi conoscete la via….”. Pregate per tutti noi il Padre perché possiamo essere sempre pronti a compiere la volontà di Dio, con semplicità, umiltà ma anche con ferma convinzione proprio come voi.
Di Salvatore Mangieri:
Non lo dimenticherò mai!! E’ stato con il giornalino della Parrocchia da lui fondato “La Voce del Pastore” per oltre 50 anni l’anello di congiunzione tra la Comunità amalfitana e noi figli lontani della stessa terra,tenendoci aggiornati sugli eventi e sui nostri concittadini.
Era la prima persona che nelle mie visite ad Amalfi andavo a salutare e lui,senza commettere errori, nonostante il tempo trascorso mi chiedeva di tutti i 10 componenti della mia famiglia.
Riposa in pace e vita eterna.
Di Andrea Amici
Tantissimi i ricordi: dalla mia prima confessione fino all’Inno a Sant’Andrea sul testo della sua preghiera. Mi piace pensarlo adesso in cielo assieme al mio papà con cui sin da ragazzi sono stati grandi amici condividendo l’amore per la città e la storia di Amalfi.
Di Michele Abbagnara:
Ragazzi e chi non si ricorda come in questo periodo quando eravamo bambini, attendavamo che terminasse il catechismo per mangiarci un gelato con lui, il famoso cucciolone….ricordate?
Di Nicola Esposito
Non potrò mai dimenticare quando lo scorso anno annunciai a Don Andrea che mi sarei sposato a Minori scherzando e con il solito schiaffetto mi disse: adesso che andrai a vivere a Minori mica ti dimentichi del nostro Sant Andrea?
Di Gaetano Buonocore
In tanti anni, non ho mai visto il popolo di Amalfi, così unito e compatto in una unità di giudizio e considerazione, attorno ad una persona…….Don Andrea, oggi, ci ha voluto fare un ultimo regalo……. E’ stato capace, anche dopo la sua dipartita, di riuscire ad aggregare tutti gli Amalfitani……..al suo ultimo saluto in Chiesa, c’erano proprio tutti….Bambini, Adolescenti, Giovani, Adulti, Anziani, Amministratori, Associazioni, Forze politiche militari, ecc…….ma soprattutto anche chi, negl’anni, l’ha anche combattuto verbalmente e criticato…..!!!!! GRAZIE PER TUTTO QUESTO…..DON ANDREA!!!!!
Di Raffaele Gambardella
Grazie “don” per tutto quello che mi hai insegnato… Te ne sei andato in punta di piedi, senza fare rumore…nel tuo stile. Qualche giorno fa ci siamo incontrati in Piazza Municipio e in pochi secondi ti sei informato di me e del mio lavoro, della mia famiglia e dell’azione Cattolica, mi hai raccomandato i piccoli e mia moglie Sara. In pochi secondi mi hai, ancora una volta, indicato la strada giusta, in poche battute hai concretizzato il ministero di una via: attenzione alla persona, cura della famiglia e dei laici attraverso l’Azione Cattolica che hai amato tanto. In questi anni (almeno negli ultimi 35) mi hai trasmesso il vero senso della parola “rispetto” : “Cinque minuti prima e non un minuto dopo”, in fondo significava appunto questo, rispetto per il Signore, rispetto per i luoghi che frequentiamo e per le persone che andiamo ad incontrare…
Grazie “don” per tutto quello che mi hai insegnato…
Generazioni sono cresciute ascoltandoti nelle belle omelie e frequentando gli uffici della parrocchia, io fra questi. Come dimenticare gli anni in cui sono stato presidente parrocchiale di AC, la tua abitazione era la nostra seconda casa, quante belle serate passate insieme… Oggi ne comprendo l’importanza, laici e presbiteri, amabilmente insieme, a concretizzare quella corresponsabilità dell’azione pastorale di cui molti parlano…rileggendo la Christifideles Laici ho capito la modernità del tuo agire!
Il tuo carattere, qualcuno si è lamentato, cosa dire? Ah, caro don Andrea, averceli di sacerdoti come te con un brutto carattere ma che riescono a dare un’impronta alla parrocchia affidatagli e ad essere, oltre che dei buoni ministri anche degli ottimi educatori. In fondo un educatore non è colui che sorride e dice sempre si…a volte dietro un no, mal digerito, c’è un grande insegnamento…
Grazie “don” per tutto quello che mi hai insegnato…
Di Giuseppe Ingenito
Al contrario di cio’ che pensavano alcuni…..grande e appassionata partecipazione del popolo Amalfitano, e Costiero, all’estremo saluto a Don Andrea….quasi tutte le attivita’ presenti sul territorio, hanno aderito al lutto cittadino chiudendo i battenti per piu’ di due ore e sopratutto partecipando al rito funebre, con gli occhi pieni di lacrime, come quando va via un “familiare”…..!!!!
Abbiamo dato il giusto saluto, ad una persona che ha donato tutta la sua vita alla Chiesa, al popolo amalfitano…e sopratutto ai nostri bambini…!!!!
Queste sono le cose che mi fanno sentire:
….ORGOGLIOSO DI ESSERE ….AMALFITANO…!!!!
Di Giovanni Fusco
Alleluia ,Alleluia, Alleluia, La nostra festa non deve finire non deve finire, non deve finire e non finirà, perché la festa siamo noi che camminiamo verso te…”…La festa, per cosi dire ve l’abbiamo fatta sicché voi non volevate il dolore ma la gioia!La cattedrale non aveva un’ angolo vuoto, gremita piena zeppa di persone fra cui c’erano l’Arcivescovo,i sacerdoti,la corale,il piccolo coro, gli alunni del Mariano Bianco,della scuola primaria statale,della scuola “fra Gerardo Sasso”,il liceo Scientifico/Classico/linguistico E.Marini,le autorità civili e militari, i membri dell’Azione Cattolica parrocchiale e diocesana,degli scout e del masci,del Centro di Solidarietà Mons.Marini, del gruppo dei ministranti della cattedrale di Amalfi e tutti gli Amalfitani a cui avete amministrato i sacramenti.Amalfi si è raccolta attorno alla vostra salma per rendere omaggio ad una persona che è stata il punto fermo di tante generazioni di Amalfitani,ad un sacerdote che attraverso le sue parole e le sue azioni ha testimoniato Gesù nel migliore dei modi,la mia preghiera di un incontro splendido con Dio. Oggi il campanone della cattedrale ha davvero rattristato tutti…anche la cattedrale piange la sua pietra angolare …..La santa trinità e S.Andrea ,a cui eravate strettamente e devotamente legato vi accolgano nella gloria degli angeli. Non vi dimenticheremo mai soprattutto perché attraverso le vostre azioni e i modi di fare ci avete insegnato i veri valori della vita, soprattutto quella spirituale. Non dimenticherò mai l’ultima frase che mi avete detto sabato dopo pochi minuti dalla fine dei vespri solenni del sabato:”la liturgia deve essere seguita e soprattutto partecipata”….Cantando “Santa Trias unus Deo esto dulcis amor Meo..” e “O di Amalfi protettore…..” vi affidiamo alla cura degli angeli….Riposate in pace ma non dimenticate di vegliare su di noi come solo voi sapevate fare…non dimenticheremo mai il vostro motto :cinque minuti prima ma mai un minuto dopo…non dimenticheremo mai il vostro sorriso quando ci incontravate mentre stavate camminando e pregando con gli occhi puntati sul vostro breviario….. sia l’arcivescovo Soricelli, sia l’Arcivescovo De Palma, sia il fratello di Don.Andrea, Don Luigi, ci hanno ricordato il valore che il nostro Don ci voleva trasmettere, amatevi gli uni gli altri, non a caso il significato del vangelo di oggi….. C I A O C A R O D O N A N D R E A ! ♥….
Di Andrea Colavolpe
LETTERA APERTA A DON LUIGI E LA SORELLA MARIA
In occasione della dipartita del caro fratello don Andrea, mi permetto di scrivere due righe in sua memoria. Parroco fedele e servitore del Signore, uomo attento, preciso e pungente. Sempre accorto verso gli altri, ma soprattutto nei confronti di chiunque chiedesse un suo aiuto o un sostegno morale. Persona retta, in ogni sua manifestazione. E’ stato per me, l’insegnante della dottrina, oltre che colui che ha porto i principali sacramenti della chiesa. L’occasione, a noi terreni triste, serve a lui per avvicinarsi ancora di più, tra le braccia del Suo e Nostro Dio, che l’accoglierà in gloria, per le sue innumerevoli opere di bene, compiute verso i suoi fratelli. A te don Luigi, ed a te Maria, fratelli del compianto, un abbraccio sincero e sentito, con la speranza che un giorno, ci si possa rincontrare tutti insieme nella casa del Signore, a pregare con la guida, dell’amato don Andrea. Non mi dilungo nelle lodi, tanto saprà bene apprezzare queste mie poche parole, dettate dal cuore, ma vivamente sentite.
Di Sigismondo Nastri:
Voglio ricordare don Andrea Colavolpe, deceduto oggi, con questa foto dell’amico Nicola Gambardella, fotografo-testimone di tutti gli avvenimenti amalfitani. La prendo da Facebook. Si riferisce alla recente venuta ad Amalfi dei vescovi della Campania. Qui don Andrea, parroco emerito della cattedrale, è col cardinale Crescenzio Sepe, che sta verificando la presenza della “manna” nelle ampolline custodite presso la tomba dell’apostolo. Un “miracolo” al quale noi amalfitani teniamo molto.
Don Andrea lo conoscevo da quando ero ragazzino. Lui, nato nel 1929, di sei anni più grande di me. Mi torna nella mente la sua immagine di quando prese la strada del seminario. Poi quelle della ordinazione sacerdotale e della nomina a parroco, funzione che ha svolto fino a cinque anni fa quando dovette lasciare per limiti di età. Una traccia indelebile nella storia della comunità amalfitana. L’ho incontrato l’ultima volta sabato scorso, in cattedrale, in occasione delle esequie della signorina Amodio. Aveva partecipato alla messa, officiata dall’arcivescovo, rimanendo quasi costantemente in piedi, addossato al pilastro destro della navata centrale più vicino all’area presbiteriale. Alla comunione, aveva preso l’ostia dalle mani del presule.
Al termine della celebrazione, gli sono andato incontro. L’ho salutato con il consueto affetto (è stato, fino a quando mi sono trasferito da Amalfi, un punto di riferimento anche per me), ricambiato. Mi è sembrato brillante, come al solito, e anche in buona forma fisica, nonostante gli anni. Il suo sorriso, quel sorriso col quale mi accoglieva sempre, non lo dimenticherò.
Perciò, la notizia della scomparsa, che ho ricevuto per telefono in tempi rapidissimi, mi ha colto di sorpresa. Quasi non ci credevo, poi sono andato a controllare su Facebook dove già erano state postate le prime commosse e commoventi testimonianze. La telefonata dell’amico Carmine Pecoraro, dal Roma, non s’è fatta attendere. “Mi dai la notizia in trenta righe?”. Malvolentieri, per l’angoscia e il turbamento che provavo in quel momento, ho scritto:
La Chiesa di Amalfi è in lutto. Si è spento don Andrea Colavolpe, che è stato, per lunghissimi anni, parroco della cattedrale, facendosi carico della formazione di intere generazioni. Era nato nel 1929. Colto da malore nella mattinata, e prontamente assistito, era stato trasportato in elicottero all’ospedale di Salerno, dove le sue condizioni si sono rapidamente aggravate fino al decesso, avvenuto nel pomeriggio. I mesti rintocchi della campana del duomo ne hanno dato l’annuncio alla cittadinanza, che l’ha accolto prima con incredulità, poi con sgomento. Contemporaneamente la notizia si è diffusa attraverso il web e sui network si sono susseguite le testimonianze di affetto da parte di coloro che lo conoscevano e gli volevano bene. Con “La voce del Pastore”, il giornale della parrocchia da lui fondato oltre mezzo secolo fa, don Andrea aveva creato – lo ha sottolineato un emigrato amalfitano su Facebook – “l’anello di congiunzione tra la Comunità amalfitana e noi figli lontani della stessa terra, tenendoci aggiornati sugli eventi e sui nostri concittadini”. Era uomo di fede, infaticabile operaio nella vigna del Signore, ma anche di profonda cultura. Le sue omelie si facevano apprezzare per la chiarezza delle idee, la profondità religiosa e la ricchezza dei contenuti. Don Andrea Colavolpe era, altresì, scrittore forbito, appassionato ricercatore di patrie memorie. A parte gli articoli e i saggi pubblicati sul suo giornale, vanno ricordate due opere frutto di attenta e documentata ricerca storico-archivistica: una, dedicata al venerato arcivescovo monsignor Ercolano Marini; l’altra, al santo patrono di Amalfi, l’apostolo Andrea, al quale era particolarmente devoto. In chi lo ha frequentato resta bene impresso un suo detto: “Meglio cinque minuti prima che un minuto dopo”. Era un modo per spingere i fedeli ad essere puntuali nella partecipazione alla messa e alle altre funzioni religiose. Don Andrea è ricordato ancora come “grande camminatore”: e non solo per le passeggiate che amava fare, ma soprattutto per lo zelo che lo portava al capezzale di persone malate e bisognose di assistenza. “Quanto amore profuso in sessant’anni di sacerdozio – scrive il Foglio Costa d’Amalfi. – Amore elargito a piene mani… Don Andrea ha offerto sempre paterno conforto, manifestando in ogni caso sensibilità e attenzione.” Se ne sentirà a lungo la mancanza. Alla mia età preferirei dare notizie liete. Invece… Mi accorgo che, intorno, comincia a farsi il vuoto. C’è una generazione, la mia, prossima al “rompete le righe”. Come dice il Vangelo di Matteo? “Et vos estote parati quia qua nescitis hora, Filius hominis venturus est”. Mi tengo pronto. Sia fatta la volontà di Dio.
Da “Il Vescovado” Scritto dalla Redazione
Il Sindaco di Amalfi, Alfonso Del Pizzo ha proclamato, per la giornata di domani, domenica 28 aprile, il lutto cittadino in occasione dello svolgimento dei funerali di Don Andrea Colavolpe, venuto improvvisamente a mancare nel pomeriggio di ieri.
Grande commozione nella cittadina capofila della Costa d’Amalfi dove la salma dell’amato prelato giungerà questa mattina, intorno a mezzogiorno, dall’ospedale di Salerno. La salma giungerà nella cappella di San Nicola in piazza Municipio e poi trasferita, alle 18,30 nel Duomo di Amalfi dove domani, alle 10, si svolgeranno i funerali officiati dal Mons. Orazio Soricelli.
Da Positanonews
Amalfi: oggi è morto don Andrea Colavolpe . Parroco per mezzo secolo nella città capoluogo della Costiera Amalfitana don Andrea Colavolpe ci ha lasciato oggi. Questa mattina un malore, inutile il trasporto in ambulanza a Castiglione di Ravello, è stato portato direttamente a Salerno in elicottero, ma non ce l’ha fatta, don Andrea ha raggiunto il paradiso questo pomeriggio, salutato, alle 18,30, dalle campane della Cattedrale. 83 anni parroco di Amalfi per circa 35 anni, raccolse l’eredità di Monsignor Ercolano Marini, a cui ha dedicato un libro “Battito d’ ali”, ma anche dopo la nomina di don Michele Fusco, instancabile camminatore, ha continuato a seguire i suoi concittadini dando conforto a tutti nelle sofferenze, tutti lo ricordano per come era buono e generoso, in particolare con i bambini. Tutta la comunità dell’Arcidiocesi Cava de Tirreni – Amalfi, di cui lui era un riferimento prezioso, è rimasta profondamente colpita da questa scomparsa. Annamaria Santoro lo ricorda con questa bellissima foto “Non piangete la mia assenza, sentitemi vicino e parlatemi ancora.
Io vi amerò dal cielo come vi ho amati sulla terra.” (S. Agostino). Domani sabato 27 la salma di don Andrea arriverà da Salerno verso le ore 12.00 alla Cappella di San Nicola in Piazza Municipio ( lo attenderemo come si aspetta un papà che ritorna a casa) nel pomeriggio alle 18.30 da S. Nicola sarà portato in Cattedrale ( invito tutti ad unirsi al corteo piccoli e grandi per salutare don Andrea) per la celebrazione dei Vespri Solenni. Domenica 28 alle ore 10.00 la S. Messa esequiale presieduta dall’Arcivescovo. In allegato il video di una delle ultime sue celebrazioni quando riprese la Manna di Sant’Andrea facciamo le nostre condoglianze ai fratelli don Luigi ed il collega giornalista Enzo alla famiglia tutta Tutta la Costiera amalfitana piange il parroco Andrea Colavolpe, apprendiamo che in serata , Giovanni Torre e Antonio De Luca, consiglieri comunali di opposizione, hanno chiesto al sindaco il lutto cittadino
Dal Centro di Cultura e Storia Amalfitana
Il Presidente, il Consiglio di Amministrazione ed i Soci tutti ricordano commossi e grati la nobile figura di Mons. Andrea Colavolpe, Parroco Emerito di Amalfi, pastore di anime che tante generazioni di Amalfitani ha formato. Cultore di storia amalfitana, Socio del Centro, Fondatore de “La voce del Pastore”, autore di numerose pubblicazioni su Mons. Ercolano Marini, su S. Andrea e sulla Chiesa Amalfitana, lascia un vuoto incolmabile, mitigato solo in parte dal ricordo del suo insegnamento.
Da Amalfi Comunica
Il Sindaco, dott. Alfonso Del Pizzo, e l’Amministrazione Comunale tutta si stringono al dolore della famiglia e della Comunità Amalfitana, ecclesiale e civile, per la scomparsa del Parroco emerito della Città, DON ANDREA COLAVOLPE.
L’Amministrazione ha proclamato il lutto cittadino in occasione dello svolgimento delle esequie e l’apposizione della bandiera a mezz’asta sul Palazzo di Città.
Di Gaspare Apicella (per Positanonews)
La campana del Capitolo annunciava agli amalfitani che, dopo il ricovero in ospedale, don Andrea Colavolpe non aveva superato la crisi ed aveva concluso la sua vita terrena per ricongiungersi con il Padre cui aveva dedicato una vita. Una vita fatta di rispetto per il Prossimo, di serietà, di rettitudine, di affetto, di amore per la sua Amalfi: sentimenti riconosciuti anche da chi amalfitano “verace” non è. C’è stato un rincorrersi di telefonate, di ricerca di notizie, di conferma dolorosa. Appena arrivato da Salerno,, il feretro è stato sistemato nella chiesa di piazza del Municipio, ultimamente oggetto della cura quotidiana da parte di don Andrea: si è subito affollata di quanti volevano essere i primi a salutare l’amico Parroco e stringersi a don Luigi, a Maria, a Enzo per dimostrare loro il grande amore di tanta gente che il Buon Dio aveva messo nella cura e nelle mani di don Andrea Colavolpe, ‘o parrucchiano. “La voce dl Pastore”, il tam-tam della parrocchia amalfitana, voluto, curato ed in parte scritto da don Andrea, porterà questa volta la tremenda notizia per la penna di don Michele Fusco. La penna, altra dote di don Andrea con le sue interessanti opere letterarie (chissà se qualcuno avrà cura di ricomporre le corpose omelie del sacerdote) quali “Quasi aquila nell’infinito- Ercolano Marini, l’Uomo, il Pastore, il Teologo del novembre 2000. A seguire “Amalfi ed il suo Apostolo” del dicembre 2001- E “Memorie per una Chiesa” del novembre 2008, definito dallo stesso autore “il canto del cigno” perchè riteneva egli stesso che fosse l’ultima fatica e dove campeggia, nella copia regalatami , in seconda pagina “a Gaspare e Giovanna con infinito affetto, don ANDREA.. del dicembre 2008. Mi aveva scritto per scusarsi di non aver partecipato alla Messa esequiale per mia madtrre, perchè non era stato informato in tempo; ed io conserverò gelosamente quella lettera. Grazie don Andrea per avermi offerto l’amicizia, Voi che avete raccolto la mia promessa di matrimonio nel 1971. Pregate per noi! gaspare apicella
L’Azione Cattolica di Amalfi dopo otto mesi ha voluto ricordare don Andrea:
Il Settore Adulti di Azione Cattolica, a distanza di otto mesi dall’improvvisa scomparsa di Don Andrea Colavolpe, vuole ricordarne le doti umane, l’impegno sacerdotale e la passione culturale messe a disposizione della comunità amalfitana in oltre 50 anni di servizio pastorale, attraverso le testimonianze di Don Luigi Colavolpe, di Don Antonio Porpora e di Enzo Nocerino.
L’incontro , condotto da Mario Amodio, si terrà presso la Basilica del Crocifisso – Museo d’Arte Diocesana – alle ore 18.00 di Sabato 14 dicembre 2013.
Seguirà la cerimonia di intitolazione a Don Andrea Colavolpe della Sala Forum di Azione Cattolica e l’apertura della Mostra fotografica, curata da Nicola Gambardella che, attraverso alcune immagini inedite racconta la sua storia umana e la vita sacerdotale vissuta nella nostra città.
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