Donne e …Islam
Storie di donne vittime di integralismo che, definire religioso, suona quasi blasfemo.
Ghoncheh Ghovami venticinquenne anglo -iraniana è stata arrestata quattro mesi fa e condannata a scontare dodici mesi di reclusione nel carcere di Evin.
La sua colpa, se di colpa si può parlare, è stata quella di voler assistere ad una partita di volley tra Iran ed Italia.
Le autorità iraniane hanno parlato, invece, di propaganda contro lo Stato.
All’annuncio della condanna, i suoi genitori che vivono a Londra, sono prontamente accorsi in Iran ed hanno mobilitato le autorità internazionali per cercare di venire a capo di questa brutta vicenda.
La giovane, che si era laureata alla scuola di studi orientali e africani dell’Università di Londra SOAS, era giunta a Teheran per lavorare in una organizzazione che aiuta i bambini di strada.
Era stata arrestata mentre, con alcune amiche, si accingeva ad andare allo stadio per vedere la partita.
Lo Stato iraniano ha proibito alle donne l’ingresso agli stadi per difenderle dai supporter maschi.
Mi si può obiettare: lei sapeva che non doveva andare allo stadio; però io mi chiedo: fino a quando donne che vivono, lavorano o nascono in stati islamici, devono essere soggetti a divieti anacronistici che nulla hanno a che vedere con la religione.
In Arabia Saudita Il giovane avvocato Souad al Shamiry è a capo di una organizzazione che invita le donne a liberarsi dai divieti imposti dalla sharia quale quello di guidare l’auto.
E’ stata arrestata perché con i suoi atteggiamenti insultava l’ Islam.
La giovane , laureatosi in diritto islamico, è stata la prima a discutere, in sedute pubbliche nei tribunali, i casi di intolleranza . Ella si batte per liberare le donne e per evitare l’ influenza della religione nella vita pubblica, ora sono in molti a chiedere allo sceicco la sua testa.
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