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L’Eterno riposo
E’ la preghiera per i defunti incentrata sui termini “riposo” e “luce” che richiamano il cristianesimo dei primi secoli. La prima parte della preghiera entrò nel Graduale Romano (il libro con i canti della messa di tutto l’anno liturgico) nel VI secolo. L’ultimo passaggio (“Riposi in pace…”) compare nel Breviario francescano nel XIII secolo.
In una necropoli cristiana risalente al V secolo e scoperta nel 1911 ad Ain Zara, 14 km a Sud-est di Tripoli, per ben 26 volte si trova scritta sulle tombe questa formula di preghiera: «Requiem aeternam det tibi Dominus et lux perpetua luceat tibi». Formula che è mutuata dall’apocrifo IV Libro di Esdra (III sec.).
Nella corona del Rosario di Lourdes sono presenti 70 grani rispetto ai tradizionali 59 in quanto l’ultima decina è recitata appositamente per i defunti con l’ausilio de “l’eterno riposo“.
La Madonna di Lourdes regge, infatti, una corona di sei Misteri.
L’eterno riposo,
dona loro, o Signore,
e splenda ad essi la Luce Perpetua.
Riposino in pace.
Amen.
IN LATINO
Rèquiem aetèrnam,
dona eis, Domine,
et lux perpètua lùceat eis.
Requiéscant in pace.
Amen.
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