Evento memorabile: il Papa alla Casa Bianca
“Grazie per il grande dono della speranza”: sono queste le parole pronunciate da Barack Obama nei riguardi di Papa Francesco, all’esordio di un incontro dalla portata epocale.
“Vediamo in lei un esempio vivente degli insegnamenti di Gesù” – ha continuato il Presidente USA – “lei ci ricorda come il più potente messaggio di Dio è la misericordia. E questo significa accogliere lo straniero con empatia e col cuore realmente aperto, che si tratti di rifugiati che fuggono da terre lacerate dalla guerra o immigrati che lasciano la loro casa in cerca di una vita migliore”.
“Quale figlio di una famiglia di emigranti – ha osservato il Papa – sono lieto di essere ospite in questa Nazione, che in gran parte fu edificata da famiglie simili”.
E, poco dopo, nella cattedrale di San Matteo Apostolo a Washington, Bergoglio ha formulato un discorso incisivo sul crimine della pedofilia e si è rivolto ai Vescovi: “So quanto ha pesato in voi la ferita degli ultimi anni, e ho accompagnato il vostro generoso impegno per guarire le vittime, consapevole che nel guarire siamo pur sempre guariti, e per continuare a operare affinché tali crimini non si ripetano mai più”. “Sono consapevole del coraggio con cui avete affrontato momenti oscuri del vostro percorso ecclesiale senza temere autocritiche né risparmiare umiliazioni e sacrifici, senza cedere alla paura di spogliarsi di quanto è secondario pur di riacquistare l’autorevolezza e la fiducia richiesta ai Ministri di Cristo, come desidera l’anima del vostro popolo”.
Infine, l’invito all’unità e alla riconciliazione: “La grande missione che il Signore ci affida, noi la svolgiamo in comunione, in modo collegiale. E’ già tanto dilaniato e diviso il mondo! La frammentazione è ormai di casa ovunque. Perciò, la Chiesa, ‘tunica inconsutile del Signore’ non può lasciarsi dividere, frazionare o contendere”.
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