Fattori di rischio . . .
di Suor Maria D’Amato
VI° Domenica del Tempo Ordinario
Non c’è che dire… Gesù era proprio amante del rischio! Sordi, muti, indemoniati,
paralitici, lebbrosi, chiunque fosse lo scarto della società e un rischio per gli altri era
considerato da Gesù il più importante, il fiore all’occhiello. Con loro si identifica
(l’avete fatto a me…).Gesù ha avuto una sola preferenza per i poveri, ancora di più se malati. I malati erano quasi sempre i primi ad incontrarlo in città o gli ultimi a salutarlo pieni di riconoscenza al tramonto. Cristo non ha mai escluso nessuno, nessuno era fuori dal suo cuore. Ecco perché per far posto a Gesù nella vita occorre molto spazio. Perché non si presenta mai da solo…sempre con i suoi “piccoli” al seguito.
Non bisogna analizzare per seguire il Maestro, bisogna rischiare. Oggi si parla molto
di fattori di rischio per malattie, catastrofi, economia. A me preoccupa una cosa più di
tutte: non sprecare la vita, gustarla fino in fondo, ma non in solitudine, con gli altri e con Dio…senza stancarmi di chiedergli: “Se vuoi, puoi guarirmi…”.
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