Festa di S.Rita da Cascia

di - del 18 Maggio 2014 © diritti riservati

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“Mentre Dio ci accorda vita diamo tutti lode a Rita-Sempre sempre sia lodata Rita in cielo Incoronata” è il ritornello che durante la novena in preparazione alla Festa di S.Rita da Cascia viene recitato durante il “Rosario” alla Santa che è molto caro agli amalfitani perché la Taumaturga è nei cuori di tutti coloro che l’hanno pregata e che continuano a pregare.

I genitori, pacieri di Cristo nelle lotte politiche e familiari fra guelfi e ghibellini, diedero a Rita una buona educazione, insegnandole a scrivere e leggere.

Già dalla tenera età Margherita era desiderosa di intraprendere il cammino che l’avrebbe portata verso la consacrazione a Dio, ma gli anziani genitori prima di morire, insistettero per vedere accasata la loro unica figlia. Mite e obbediente, Rita non volle contrariare i genitori e a soli sedici anni andò in sposa a Paolo di Ferdinando Mancini, giovane ben disposto, ma di carattere irruento.Santa Rita nacque intorno l’anno 1381, probabilmente nel mese di ottobre, e morì il 22 maggio 1457.

Santa Rita AmalfiL’anno di nascita e la data di morte vennero accettate ufficialmente da papa Leone XIII quando la proclamò Santa il 24 maggio 1900.Margherita nasce a Roccaporena, a pochi chilometri da Cascia (PG), figlia unica di Antonio Lotti e Amata Ferri.

Le ultime parole di Paolo, vittima dell’odio tra le fazioni, furono parole d’amore verso Rita e i suoi figli. Rita fu capace di una sconfinata pietà, coerente con il Vangelo di Dio cui era devota, perdonando pienamente chi le stava procurando tanto dolore. Al contrario i figli, influenzati dall’ambiente circostante, erano propensi e tentati dal desiderio di vendetta.L’indole rissosa di Paolo non impedì a Rita, con ardente e tenero amore di sposa, di aiutarlo a cambiare.Ben presto nacquero i gemelli Giacomo Antonio e Paola Maria. Con una vita semplice, ricca di preghiera e di virtù, tutta dedita alla famiglia, Rita aiutò il marito a convertirsi e a condurre una vita onesta e laboriosa. Questo fu forse il periodo più bello della vita di Rita, ma fu attraversato e spezzato da un tragico evento: l’assassinio del marito, avvenuto in piena notte, presso il mulino di Remolida da Poggiodomo nella valle, sotto le balze di Collegiacone.

I sentimenti di perdono e di mitezza di Rita non riuscivano a persuadere i ragazzi. Allora Rita arrivò a pregare Dio per la morte dei figli, piuttosto che saperli macchiati del sangue fraterno: entrambi morirono di malattia in giovane età, a meno di un anno di distanza dalla morte del padre.

Rita ormai sola, e con il cuore straziato da tanto dolore, si adoperò a opere di misericordia e, soprattutto, a gesti di pacificazione della parentela verso gli uccisori del marito, condizione necessaria per essere ammessa in monastero, a coronazione del grande desiderio che Rita serbava in cuore sin da fanciulla. Per ben tre volte bussò alla porta del Monastero Agostiniano di santa Maria Maddalena a Cascia, ma solo nel 1417 fu accolta in quel luogo, ove visse per quarant’anni, servendo Dio ed il prossimo con una generosità gioiosa e attenta ai drammi del suo ambiente e della Chiesa del suo tempo.

La sera di un Venerdì Santo, dopo la tradizionale processione del Cristo Morto, avvenne un prodigio che durò per tutti i suoi ultimi quindici anni di vita: Rita ricevette sulla fronte la stigmate di una delle spine di Cristo, completando così nella sua carne i patimenti di Gesù.

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Rita ne sopportò il dolore con gioiosa ed eroica forza. Salvo una breve parentesi, in occasione della visita a Roma per acquistare le indulgenze romane, la ferita rimase aperta sulla fronte di Rita fino al termine della sua vita terrena. Morì beata il giorno di sabato 22 maggio 1457.Fu venerata come Santa subito dopo la sua morte come è attestato dal sarcofago ligneo e dal Codex Miraculorum, documenti risalenti all’anno della morte.

Come scritto prima al Santuario della Madonna del Rosario a Valle dei Mulini  , ogni anno ci celebra la novena e tanti sono le preci alla Santa di cui il santuario custodisce una Statua in cartapesta. Anche quest’anno il 13 Maggio è iniziata la novena che continuerà fino al 21 Maggio, vigilia della festa.

Il 22 Maggio, giorno in cui la Chiesa Universale festeggia la Santa Taumaturga, presso il Santuario verranno celebrate tre Sante messe alle ore 7.00, 9.00,11.00. Al termite delle celebrazione Eucaristica delle ore 11.00 verrà recitata la Supplica alla Santa di Cascia.

Alle ore 17.45, presso il Santuario ,ci sarà la tradizionale benedizione dei bambini al cui termine si snoderà la processione che recherà la Statua della Santa, attraversando via Salita dei Patroni e il corso cittadino, in Cattedrale per la celebrazione Eucaristica.

A termine della Santa Messa, al suono delle campane a distesa e degli strumenti musicali della Banda di Giffoni Sei Casali, la statua di S.Rita farà ritorno nel Santuario della Madonna del Rosario dove da tanti decenni viene venerata dagli abitanti di valle dei mulini,di Amalfi e degli altri paesi della costiera amalfitana.

 

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