Amalfi e la Giornata per la Vita 2017

di - del 7 Febbraio 2017 © diritti riservati

Oggi, i bambini battezzati nell’anno hanno celebrato la: Giornata per la Vita.

Donne e uomini per la vita nel solco di Santa Teresa di Calcutta” questo il titolo del messaggio per la 39ª Giornata Nazionale per la Vita, di Papa Francesco.

La vita è anzitutto un dono, un “dono da donare“…

Occorre vivere proiettati nel mondo, sempre pronti a donare qualcosa di sé, a guardare alla vita con speranza e soprattutto a non rinchiudersi in sé stessi.

Il cristiano ha uno scopo nella vita: essere sale della terra ed esserlo la dove vive, al lavoro, in famiglia, con gli amici, con i vicini di casa e così via.

Ognuno, nel suo piccolo, è importante per il progresso del regno di Dio!

Gesù fa sapere quale è la missione e la ragione d’essere della Comunità: essere sale! Il sale serve a dare sapore: sappiamo tutti che un po’ di sale da sapore a tutta la minestra.

La comunità deve essere anche luce, deve illuminare, non deve aver paura di mostrare il bene che fa. Non lo fa per far vedere, ma ciò che fa può e deve essere visto. Il sale non esiste per sé. La luce non esiste per sé. Così deve essere una comunità: non può rinchiudersi in se stessa, occorre essere solidali, non egoisti, rimboccarsi le maniche e “dare“, perché la felicità non sta nell’avere ma nel dare: dare un sorriso, dare un ascolto, un consiglio, un pezzo di pane, un vestito e, se non si ha nulla da donare, ci si mette ad amare. Amare sempre, così così si riempie il cuore nostro e quello degli altri.

Essere sale della terra è un dono di Dio da accogliere con gioia. Se siamo sale della terra, possiamo trasmettere il gusto di vivere e, quando rendiamo bella la vita a coloro che ci sono stati affidati, la nostra esistenza acquista un senso.

Se, trovandoci dinanzi ad ostacoli, ci chiediamo: “A che serve continuare a lottare?” ricordiamoci che basta poco sale per dare il sapore.

Non essere “insipidi” significa impegnarsi anima e corpo e dare fiducia ai doni di Dio che sono in noi.
Attraverso la preghiera, poi, impariamo a guardare noi stessi nel modo in cui Dio ci guarda, perché Lui vede i nostri doni e sa delle nostre capacità.

L’impegno di questa settimana: donare ai nonni, un po’ del nostro tempo, avendo cura di loro.

Per Papa Francesco il sogno di Dio si realizza nella storia con la cura dei bambini e dei nonni. I bambini “sono il futuro, sono la forza, quelli che portano avanti. Sono quelli in cui riponiamo la speranza”; i nonni “sono la memoria della famiglia. Sono quelli che ci hanno trasmesso la fede. Avere cura dei nonni e avere cura dei bambini è la prova di amore più promettente della famiglia, perché promette il futuro.

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Annamaria Santoro

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