Il Centro Mons. Ercolano Marini
“E’ nelle nostre speranze aprire per ottobre il Centro di Solidarietà Mons. Marini, che idealmente vuole continuare l’opera intrapresa da questo santo Arcivescovo di Amalfi in alcuni locali dell’ex Orfanotrofio “Anna e Natalia”: qui i ragazzi e i giovani potranno incontrarsi per svolgere attività varie: cultura, teatro, formazione, sport, scuola, avviamento professionale… “
Era questo il Progetto del Centro, che si ispirava al “Progetto Uomo” del Ce.I.S. di Roma e alla sua filosofia.
Il 16 novembre 1987, in occasione del 37° anniversario della morte di Mons. Marini, dopo la S. Eucarestia celebrata nel Santuario, davanti al notaio Andrea Pansa viene legalmente costituito il Centro di Solidarietà Mons. Ercolano Marini con lo scopo di continuare, in una forma più nuova e più adatta ai tempi, l’opera di Mons. Marini a favore dei giovani della nostra diocesi.
A costituirsi nell’atto intervennero tutte le realtà che avevano concorso alla nascita del Centro: la diocesi era rappresentata da Don Aurelio Padovani, l’Azione Cattolica dalla signora D’Amato Luigia, il Gruppo Impegno dalla Signora Alma Porpora, il Gruppo Sportivo da Cavaliere Giuseppe, il Santuario della SS.Trinità dal Signor Raffaele Dipino e gli ex alunni dell’Orfanotrofio dal Signor Criscuolo Nicola.
Si sarebbe continuata l’opera intrapresa da Mons. Marini, in alcuni locali dell’ex Orfanotrofio “ Anna e Natalia”, dove i ragazzi si sarebbero potuti incontrare per svolgere attività varie come quelle culturali, teatrali, sportive, scolastici, avviamento professionale etc.
La scelta di continuare l’opera di Mons.Marini con la fondazione del Centro si è poi nel tempo rivelata provvidenziale, non solo perché in tal modo si è costituito in Amalfi un polo di aggregazione, sempre utile per le esigenze pastorali della comunità parrocchiale e per la crescita del Paese, ma anche perché in tal modo l’Arcidiocesi di Amalfi-Cava de’Tirreni ha potuto riappropriarsi della proprietà degli immobili dell’ex Orfanotrofio.( Atto Notar Marini del 29.12.2006: “donazione modale”, “con l’onere accessorio che il complesso immobiliare sia destinato alle opere istituzionali, educative, formative, assistenziali, sociali e ricreative dell’Ente donatario, anche mediante affidamento a terzi che ne garantiscano quella destinazione”).
Fu, infatti, decisivo per la loro restituzione l’aver potuto dimostrare che l’Opera di Mons.Marini non era stata estinta con la partenza dei Guanelliani , ma continuava con l’impegno del Centro di Solidarietà a favore dei ragazzi e dei giovani del territorio.
La continuazione della Sua opera è adesso passata nelle mani del Centro, che a tutti continua a proporre gli ideali cui si fa riferimento nello Statuto, compreso quello di scegliere Cristo come modello di vita.
Chi aderisce al Centro abbraccia in pieno il progetto e ne diventa promotore, mentre anche chi non si riconosce nella sua scelta religiosa può diventare un suo collaboratore a 360 gradi, proprio perché lo spirito doveva e deve essere ancora quello dell’accoglienza di ogni persona al di là delle differenze sociali, religiose e culturali.
Un’ultima sottolineatura va fatta a proposito del “fondamento culturale” e dello “spirito” del Centro, che ci richiamano alla scelta fondamentale di Cristo “perfetto uomo e uomo perfetto”.
Il fondamento culturale è la concezione cara a Mons. Marini, l’uomo che può cantare “Gloria Tibi Trinitas”,quando riacquista in Cristo l’immagine e somiglianza di Dio, un uomo a tre dimensioni, che riconosce, apprezza e rispetta i valori e le esigenze del corpo,dello spirito e della vita divina.
Il progetto a cui ancora oggi si fa riferimento è il progetto “Ancore” che è nato per attrezzare le nostre barche con le ancore della fede e della gioia, perché ciascuno potesse prendere il largo senza paura. L’ispirazione è quella di contagiare tutti facendoli vivere nella speranza che la vita diventa bella quando viene vissuta insieme nella solidarietà.
La vita del Centro è vissuta a tre livelli:
– nei Gruppi operativi di base dove con la guida degli educatori si fanno diverse attività come quelle formative, quelle ludico-sportive o quelle manuali. I gruppi operativi di base sono diversi e si suddividono in :
– gruppo di base delle catechiste che si occupa della formazione religiosa dei ragazzi che frequentano le scuole medie,
– il gruppo di base del teatro che si occupa di corsi di recitazione,
– il gruppo di base di arti e mestieri dove vengono svolti lavori manuali sia con il legno sia con il mosaico,
– il gruppo musicale che cerca di insegnare a suonare i vari strumenti musicali a disposizione del Centro,
– il gruppo di base dello sport che cerca di utilizzare lo sport come motivo di aggregazione con lo spirito dello stare insieme e cercando di far arrivare ai ragazzi quegli insegnamenti cattolici e umani che ci contraddistinguono.
– nel Gruppo di animazione e di coordinamento, dove tutti gli operatori dei gruppi si uniscono per formarsi seguendo il progetto formativo del Centro;
– nel Direttivo, dove i responsabili scelti tra i gruppi di base decidono ciò che è necessario fare per il bene del Centro e lo guidano perché tutto si svolga nel migliore dei modi.
(fonte: dalle memorie del Centro Mons. Ercolano Marini di don Luigi Colavolpe – tutti i diritti riservati -)