Guerra in cielo e in terra
Dopo tanto parlare: La GUERRA.
Una parola che, i più pensavano potesse essere bandita dai nostri dizionari, ritorna con il suo carico di lutti e dolore.
Un aereo della “Malaysia Airlines” è stato abbattuto sui cieli dell’ Ucraina. I separatisti filorussi della zona e gli Ucraini si rimbalzano le responsabilità; resta il fatto, però, che ci sono 298 morti di cui 80 bambini.
Scene di dolore composte e rassegnate di tante persone che, all’aeroporto di Kuala Lampur, dove il boeing, partito da Amsterdam era diretto , hanno atteso invano l’arrivo dei propri parenti.
Una tragedia inaccettabile in una “Fly zone” ritenuta sicura. Ora tutti chiederanno un’inchiesta per stabilire chi ha lanciato il missile terra-aria che ha colpito l’aereo civile.
In medio Oriente, ieri sera è partito l’attacco di terra nella Striscia di Gaza, da parte di carri armati israeliani, per colpire i tunnel sotterranei, via di passaggio dei seguaci di Hamas, per raggiungere i territori israeliani.
Al momento i morti, senza nome e solo numeri, sono circa 300.
Al mare si va per giocare e non morire, come è successo ai quattro ragazzi, uccisi mentre giocavano a pallone sulla spiaggia, davanti all’albergo dei giornalisti, venuti da tutto il mondo, per documentare questa guerra assurda.
Papa Francesco, stamane, nella sua omelia a Santa Marta, ha ricordato a Shimon Peres ed Abu Mazen la promessa di pace scambiata a Roma qualche mese fa.
Speriamo che il messaggio di pace raggiunga i cuori e le menti di chi deve porre la parola FINE a questa pazzia che scuote le coscienze di noi tutti e che si possa tornare, nel più breve tempo possibile al messaggio “PACE IN TERRA AGLI UOMINI DI BUONA VOLONTA‘
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