Ha innalzato gli umili
Ha innalzato gli umili
di don Antonio Landi
Dal Vangelo secondo Matteo
In quel tempo, Gesù si rivolse alla folla e ai suoi discepoli dicendo: sulla cattedra di Mosè si sono seduti gli scribi e i farisei. Quanto vi dicono, fatelo e osservatelo, ma non fate secondo le loro opere, perché dicono e non fanno.
Legano infatti pesanti fardelli e li impongono sulle spalle della gente, ma loro non vogliono muoverli neppure con un dito. Tutte le loro opere le fanno per essere ammirati dagli uomini: allargano i loro filatteri e allungano le frange; amano posti d’onore nei conviti, i primi seggi nelle sinagoghe e i saluti nelle piazze, come anche sentirsi chiamare ”rabbì” dalla gente. Ma voi non fatevi chiamare ”rabbì”, perché uno solo è il vostro maestro e voi siete tutti fratelli. E non chiamate nessuno ”padre” sulla terra, perché uno solo è il Padre vostro, quello del cielo. E non fatevi chiamare ”maestri”, perché uno solo è il vostro Maestro, il Cristo.
Il più grande tra voi sia vostro servo; chi invece si innalzerà sarà abbassato e chi si abbasserà sarà innalzato.
Nel cap. 23 del Vangelo di Matteo è contenuto un lungo discorso di rimprovero nei confronti di scribi (interpreti della Legge) e di farisei (membri di un partito religioso molto influente), accusati di assumere un atteggiamento ipocrita perché al loro insegnamento non corrisponde una prassi coerente. La loro religiosità è una vetrina per esibire la loro superiorità rispetto agli altri; essi pretendono per se’ riconoscimenti onorifici (padre e maestro), senza averne i requisiti. Gesù immagina una comunità differente, dove il più grande non si porrà al di sopra degli altri, ma al di sotto per sollevare gli altri! È il cammino di Gesù, il quale non è venuto nel mondo per farsi servire, ma per servire e dare la sua vita.
Dio vi benedica!
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