Il giorno di S. Giovanni una trave di fuoco in mare

di - del 24 Giugno 2015 © diritti riservati

Palla-di-fuoco1C’ è l’usanza di…

L’Italia è un paese dove le usanze e le superstizioni sono molto sentite, specialmente nel sud Italia. Nei piccoli villaggi le persone un po’ avanti negli anni, ancora oggi, credono in certe cose e obbligano i loro discendenti a rispettare le usanze e a salvaguardarsi dalle superstizioni.

Fino a poco tempo fa c’era l’usanza di fare il primo bagno a mare dopo il 24 giugno, giorno di S. Giovanni, perché si diceva che una trave di fuoco in quella notte scendeva dal cielo in acqua e la riscaldava, quindi la temperatura dell’acqua marina saliva, e per gli anziani solo allora cominciava l’estate.

Al passaggio di questa trave, cadevano anche dei carboncini dal cielo, che si trovavano il giorno dopo nel terriccio fra le piante. Noi dovevamo aspettare questo fatidico giorno per andare a mare, eppure era ad un passo da noi; prima del 24 giugno le giornate erano calde e a volte anche caldissime, ma noi non palla di fuoco potevamo andarci solo perchè non era ancora avvenuto il prodigio. Scalpitanti aspettavamo questo giorno, pronti al mattino presto, con zaini in spalla pieni di vivande, cambiata e telo mare, e se per caso quel giorno era nuvoloso, mia madre ci diceva: “L’ estate è lunga, per un giorno vi volete raffreddare, se è bel tempo andate domani”, obbligandoci a stare a casa.
A volte questa scena si ripeteva per molti giorni… . . .

Di Mariella Buonocore Amalfi  da Internet 

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