Il sogno di quel Bambino …

di - del 27 Dicembre 2014 © diritti riservati

natività presepi Amalfida “E torna Natale
di Chiara Lubich

Natale e, l’Invisibile s’è reso visibile, il Verbo si è fatto carne, l’Increato è apparso nel Creato, la Luce ha brillato fra le tenebre.

Per questo non sono senza senso in questo giorno le luci, i colori, i doni, gli auguri, i presepi, gli alberi addobbati, i canti, le musiche …

Tuttavia il Natale non può ridursi a questo.

Questa festa cristiana unica deve far sgorgare dal cuore una convinzione, una fede senza dubbi, un’evidenza lampante: se Dio è disceso dal Cielo in terra per noi, non c’è dubbio che Egli ci ami. E se qualcuno ci ama, anzi se Dio stesso ci ama, tutto è più leggibile: dietro i tratti oscuri dell’esistenza si può scoprire la mano operosa di Lui, un perché a noi spesso ignoto, ma un perché d’amore.

Tutto è più sopportabile. E tutto è maggiormente pervaso di gioia, se già di gioia si tratta.

Perché al di là delle linee dolci della vita, come un bell’amore che fiorisce, la nascita di un bambino, una piccola fortuna improvvisa, è presente la Provvidenza di un Padre.

Tutto poi diventa possibile. Se si crede e si crede in un Dio che ci ama, ogni impossibilità può infrangersi, anche l’impossibilità – a volte così evidente – che questa nostra culla, il pianeta che ci ospita, viva in pace.

Si, tutto è possibile.

Anzi, se l’Onnipotente è venuto fra noi, la nostra fede può salire oltre. Possiamo credere che, se lo speriamo e lo chiediamo con tutto il cuore, il nostro mondo s’avvii all’unità: all’unione fra le generazioni, fra le categorie sociali, fra le razze, fra i cristiani divisi da secoli, fra fedeli di religioni diverse, fra i popoli.

L’unità, un ideale di unità è nell’aria in questi tempi.

Molti giovani nel mondo ci credono con la veemenza che è propria della loro età ed operano a questo fine con la gagliardia che li contraddistingue. Lasciamoli sognare e operare.

Quel Bambino che festeggiamo non ha sognato di meno. E’ venuto in terra, perché tutti siano una sola cosa. E ha dato la sua vita, perché il suo sogno si realizzasse.

 

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Annamaria Santoro

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