La politica deve unire

di - del 2 Giugno 2015 © diritti riservati

Amalfi

Desidero anzitutto complimentarmi con la lista vincente di questa  tornata elettorale ad Amalfi per il rinnovo del Consiglio comunale e del   Sindaco.  Pertanto porgo al Dottor Daniele Milano ed alla nuova compagine   amministrativa della mia città i migliori auguri per un lavoro proficuo, una amministrazione efficiente del paese e, soprattutto, una serena gestione dei   rapporti sociali, interpersonali, professionali con tutti i cittadini, sotto l’egida di una sana consapevolezza  sulla importanza del necessario apporto   di tutti al fine di raggiungere realmente, quanto più possibile, il progresso   economico,  politico ma, soprattutto, sociale della città.

Un saluto cordiale va anche ai membri delle altre liste  che hanno   partecipato alla competizione, ai quali rivolgo il più sentito invito ad una  gestione del proprio ruolo nelle forme di una intelligente ed opportuna   collaborazione.  Ho voluto dare a questo breve augurio il titolo “La politica deve unire” perché credo fermamente in questa visione di amministrazione di un paese   e sento altrettanto fortemente  il bisogno di un messaggio in tal senso da   rivolgere a tutti, insieme all’invito a voler considerare questa  interessante   attività sociale nella cornice che le è propria, conforme alla sua radice etimologica: polis = vita della città.

Per dedicarsi ad una città bisogna conoscerla, rapportarsi con tutti i  suoi abitanti, coglierne le esigenze e le aspettative, quelle di tutti, nessuno   escluso: diversamente l’impegno politico, diretto ad un gruppo e non alla   città, sarebbe svilito della sua naturale essenza.  In questa ottica dobbiamo considerare la politica come un percorso di   vita nel quale si rende necessario un lasso di tempo per la conoscenza   reciproca e la condivisione di un progetto.  Vuole essere questo il mio sommesso invito e non solo alle forze   politiche attualmente in campo ma a tutti i cittadini che abbiano voglia di   vivere veramente la città: bisogna lavorare ed impegnarsi nel tempo (da   subito) per creare all’interno dei gruppi, in tutti i settori della vita sociale,    fiducia, confidenza e, quel che maggiormente preme, AFFIDABILITÀ, in   modo da formare alleanze vere poiché la mia esperienza di vita mi ha   potuto insegnare  che una vera alleanza  non può essere  fatta express, che le alleanze dell’ultima ora non sono vere alleanze in quanto di queste   mancherebbe la vera natura: la condivisione non solo di programmi e   progetti (che a volte purtroppo mutano girando pagina)  ma quella delle   idee, della sensibilità e dei valori.  Questo pensiero, che ho espresso più volte fino alla noia ad amici   .conoscenti ed a tutti i clienti del mio studio, pazienti ascoltatori, avrei   voluto più compiutamente illustrare, ma la mia breve partecipazione,   ridotta a pochi giorni per i miei attuali impegni lavorativi e familiari altrove,   non me lo ha consentito.  Chi pretende di volere tutto e subito, poi cede anche su tutto e subito.

Condivido l’opinione di chi afferma  che bisogna sempre affrontare i   problemi del presente guardando al futuro e volgendo un occhio al passato,   alle proprie radici, alla esperienza d’altri dalla quale trarre quel che   potrebbe essere meglio,  che bisogna cercare sempre con umiltà (che non è   sinonimo di debolezza, anzi) la verità nelle cose, la loro vera sostanza (e non   i piccoli interessi del momento) da poter trasmettere con il proprio operato   politico a tutti indistintamente.  E’ così che si cresce: continuando a concimare i semi e coltivare le   piante  ancora esistenti: diversamente , una pianta senza radici difficilmente   produrrà frutti.

Siamo nell’era delle più avanzate tecnologie e dei più sofisticati   programmi di informatizzazione, ma niente e nessuno potrà sostituire quel   complesso cosmo di sentimenti, di ingegno, di inventiva, di volontà e di   impegno propri dell’uomo e della sua natura.  In questa ottica bisognerà aiutare le persone più semplici, quelle che   per eventi della vita sono meno fortunate ed anche quelle che, in mala fede   o in mancanza di particolare preparazione in altri settori, pensano alla   politica come all’unico strumento di gestione pratica della propria vita, a   capire e a condividere la opportunità sociale di programmi e progetti da   raggiungere insieme, ad uscire dal proprio piccolo ego per dimostrare di   essere al passo, saper crescere  cercando di superare la propria statura.

Bisogna almeno tentare.  Avrei ancora da dire tanto e su tante cose ma non voglio ammantare di   noia quello che vuol essere un semplice messaggio di auguri; posso solo dire    mi impegnerò a continuare nel mio apporto per questa rubrica (che   chiameremo agorà) cercando di offrire ai miei concittadini, che   paradossalmente la mia momentanea lontananza mi fa sentire più vicini,   quel poco che possiedo e quel che la mia esperienza mi consente.  Nel frattempo abbraccio tutti ed auguro a tutti buon lavoro.

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