“La Porta Santa” simbolo della nostra Quaresima
Il Vangelo ci ha proposto le tentazioni di Gesù nel deserto: esse ci fanno sentire Gesù vicino, soprattutto quando attraversiamo periodi difficili della vita.
Il grande insegnamento che traiamo da questo Vangelo è quello di avere il controllo su noi stessi, sulla superbia, sul desiderio di prevalere, sempre, sull’altro.
Consigliare i dubbiosi e insegnare loro ciò che vi è di bello. Queste le Opere di Misericordia di questa settimana.
C’è sempre bisogno di qualcuno che ci consigli ed è sempre importante ascoltare chi ben ci consiglia … non riportare ciò che è negativo dell’altro, non offendere mai con parole che recano “danno” a chi ci è accanto.
Il compito di, noi, discepoli di Gesù è, dire degli altri, sempre le cose belle, soprattutto dire delle belle qualità che hanno. Non si evidenzia il negativo, magari dirlo, ma con amore e per amore, per non peccare contro la carità.
Volersi bene, donare, sempre, essere generosi e condividere ogni cosa : ciò che si da’ fiorisce, ciò che si trattieni marcisce.
Questi pensieri tratti dall’omelia di Padre Rosario, uno dei Missionari che in questi giorni percorrendo le nostre vie, visitano le case per benedire le famiglie, sostano con amore presso gli anziani e ammalati e “sminuzzano” la Parola nei vari punti di ascolto, ci hanno aiutato a riflettere.
Per essere veri discepoli di Gesù, ha detto ancora Padre Rosario, occorre amare sempre per primi. L’amore vero ama senza condizioni e permette di accogliere l’altro sempre con amore.
Il simbolo della nostra Quaresima, una porta:“La Porta Santa”
Signore Gesù, fa che, attraverso le nostre azioni, possiamo essere “Luce” per gli altri, incoraggiando chi ci è accanto a prendere buone decisioni, aiutando coloro che hanno più difficoltà nella vita ad uscire dal buio del dubbio e dell’ignoranza.
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