La povertà è ricchezza!
Cari fratelli,
in questa XXXII domenica del tempo Ordinario,la liturgia della Parola vuole ancora una volta farci aprire la nostra mente ed il nostro cuore sulle necessità odierne dell’uomo. La pericope evangelica di Marco (Mc 12, 38-44), sottolinea come, Gesù descrive ai suoi, il ruolo degli scribi, cosa trasmettono il loro operare nella vita civile e religiosa e in che rapporto sono essi con il mondo, con le loro ipocrisie di fondo, sottolineando infine, la condanna che gli verrà inflitta. Ci potrebbe aiutare lo scenario in cui si svolge tale episodio e cioè il tempio luogo più sacro agli ebrei. Ora,Gesù, si pone di fronte al tesoro che è nel tempio, con il suo sguardo infatti, nota come la folla getti il suo superfluo, mentre una vedova povera, getta tutto quello che possedeva. In questo momento la descrizione dell’evangelista Marco è molto precisa e carica di significato.
La donna, nello scenario giudaico è colei che, non ricopre un ruolo nella società è colei che è messa ai margini, infine vedova e povera,indica senza diritto ad avere una dignità e senza una protezione. Essa dona tutto ciò che possedeva per vivere, ripone tutta se stessa nella Provvidenza di Dio.
Questo vangelo quindi diventa ancora una volta attuale nel mondo d’oggi. Papa Francesco in più occasioni ha parlato di voler avere una chiesa povera tra i poveri, lasciando un messaggio forte e chiaro di rinnovamento. Andiamo infine, al necessario buttando via il superfluo nella vita, e che questo necessario sia veramente anch’esso un superfluo.
Doniamo tutta la nostra vita nelle mani di Dio, come fece la povera vedova, Egli ci sosterrà nel cammino della vita.
Buona domenica.!
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