L’appello del Papa: “Costruire ponti di comprensione e di dialogo”
In occasione della festa della dedicazione della Basilica Lateranense, Papa Francesco ha sottolineato l’esigenza imprescindibile di apertura e coesione nella fede e di coerenza nella spiritualità.
“La festa della dedicazione della Basilica Lateranense, – ha osservato il Santo Padre – invitandoci a meditare sulla comunione di tutte le Chiese, per analogia ci stimola a impegnarci perchè l’umanità possa superare le frontiere dell’inimicizia e dell’indifferenza, a costruire ponti di comprensione e di dialogo, per fare del mondo intero una famiglia di popoli riconciliati tra di loro, fraterni e solidali”.
Nel giorno in cui si celebra la dedicazione della cattedrale di Roma, “madre di tutte le chiese”, Bergoglio ha spiegato che “con il termine madre ci si riferisce non tanto all’edificio sacro della Basilica, quanto all’opera dello Spirito Santo che in questo edificio si manifesta (…). Come nella famiglia c’è la madre, così anche la venerata cattedrale del Laterano fa da ‘madre’ alle chiese di tutte le comunità del mondo cattolico. Con questa festa, pertanto, professiamo, nell‘unità della fede, il vincolo di comunione che tutte le Chiese locali, sparse sulla terra, hanno con la Chiesa di Roma e con il suo Vescovo, successore di Pietro”.
Dopo il monito proteso alla convergenza nel dialogo, infine, Papa Francesco – rievocando il 25esimo anniversario della caduta del Muro di Berlino – ha esortato a pregare “perché, con l’aiuto del Signore e la collaborazione di tutti gli uomini di buona volontà, si diffonda sempre più una cultura dell’incontro, capace di far cadere tutti i muri che ancora dividono il mondo, e non accada più che persone innocenti siano perseguitate e perfino uccise a causa del loro credo e della loro religione. Dove c’è un muro, c’è chiusura di cuore. Servono ponti, non muri”.
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