Mare Nostrum tomba di uomini, donne e bambini
Il mare nostrum il Mediterraneo diventa ogni giorno di più, la tomba di migliaia di derelitti: uomini, donne e bambini in fuga dai loro paesi in guerra.
Incuranti delle insidie che incontrano per mare e per terra, questi migranti, nel loro peregrinare, affrontano disagi inimmaginabili che restano scolpiti sui loro volti.
Bambini, in lacrime, si affidano con timore, alle mani sapienti dei loro soccorritori però, per molti di essi, non c’è più niente da fare.
E noi…che facciamo…. niente o per dirla alla Cronin stiamo a guardare azzuffandoci per un mezzo punto di P.I.L.
La situazione è drammatica, e, non sembra, possa essere risolta in tempi brevi.
Alcuni Paesi Europei indicano come soluzione la chiusura delle frontiere e la sospensione di Schengen, cioè la libera circolazione di uomini e merci all’interno dei vari Stati.
Follia allo stato puro che minerebbe, alle radici, il concetto stesso di Europa.
L’altro giorno da Davos in Svizzera, dove si riuniscono ogni anno i ministri dell’economia per il World Economic Forum, il Presidente della Banca Centrale Europea, l’Italiano Mario Draghi ha sottolineato che il problema dei migranti è enorme, e forse, cambierà la faccia del Vecchio Continente.
Nel contempo ha però parlato dei migranti come opportunità di crescita per l’eurozona dove le spese per la gestione del problema potrebbero creare i presupposti per stimolare la crescita, attualmente, lenta e bloccata.
In una visione allargata e prospettica cambierebe il volto della nostra cara Europa e si porrebbero le basi per una integrazione umana e culturale.
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