Messa di Pasqua, il Papa invoca la pace

di - del 5 Aprile 2015 © diritti riservati

Papa FrancescpChi porta dentro di sé la forza di Dio, il suo amore e la sua giustizia, non ha bisogno di usare violenza, ma parla e agisce con la forza della verità, della bellezza e dell’amore”. Il fulcro del messaggio Urbi et Orbi del Papa vuole essere un viatico per la “pace per questo mondo sottomesso al traffico di armi”.

Il Santo Padre sottolinea con sofferenza il dramma della violenza che segna il nostro tempo, punta sul dialogo e invoca “una preghiera incessante salga da tutti gli uomini di buona volontà per coloro che hanno perso la vita – penso in particolare ai giovani uccisi giovedì scorso nell’Università di Garissa, in Kenya –, per quanti sono stati rapiti, per chi ha dovuto abbandonare la propria casa ed i propri affetti”.

Bergoglio, poi, ripercorre gli eventi della Pasqua, fa riferimento alle donne che per prime si dirigono al sepolcro di Gesù, ricorda Pietro e Giovanni che, giunti sul posto, “si chinano” per entrare. E, sulla scia del loro esempio, osserva: “Solo chi si abbassa comprende la glorificazione di Gesù e può seguirlo sulla sua strada. Il mondo propone di imporsi a tutti costi, di competere, di farsi valere. Ma i cristiani, per la grazia di Cristo morto e risorto, sono i germogli di un’altra umanità, nella quale cerchiamo di vivere al servizio gli uni degli altri, di non essere arroganti ma disponibili e rispettosi”.

Così, Papa Francesco continua con tono incalzante la sua esortazione al mondo: “Dal Signore risorto imploriamo la grazia di non cedere all’orgoglio che alimenta la violenza e le guerre, ma di avere il coraggio umile del perdono e della pace. A Gesù vittorioso domandiamo di alleviare le sofferenze dei tanti nostri fratelli perseguitati a causa del Suo nome, come pure di tutti coloro che patiscono ingiustamente le conseguenze dei conflitti e delle violenze in corso”.

Il Santo Padre chiede la pace per la Siria, l’Iraq, la Terra Santa e per tutti i territori devastati dal seme della discordia e dall’azione distruttiva della guerra. E il suo messaggio diventa, allora, universale: Pace e libertà chiediamo per tanti uomini e donne soggetti a nuove e vecchie forme di schiavitù da parte di persone e organizzazioni criminali. Pace e libertà per le vittime dei trafficanti di droga, tante volte alleati con i poteri che dovrebbero difendere la pace e l’armonia nella famiglia umana“.

L’ultimo pensiero delicato del Papa, infine, è dedicato ai più bisognosi: “Agli emarginati, ai carcerati, ai poveri e ai migranti che tanto spesso sono rifiutati, maltrattati e scartati; ai malati e ai sofferenti; ai bambini, specialmente a quelli che subiscono violenza; a quanti oggi sono nel lutto; a tutti gli uomini e le donne di buona volontà giunga la consolante voce del Signore Gesù: pace a voi!”.

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Info Enza Schiavi

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