Michelangelo: La Creazione di Adamo
“Attraverso le immagini…“, percorso di Storia dell’Arte nella simbologia di capolavori, testimonianza di Fede.
“Dio creò l’uomo a sua immagine; a immagine di Dio lo creò” Genesi, 1, 27
La Creazione di Adamo è collocata nella parte più alta del soffitto a volta della Cappella Sistina in posizione centrale.
E’ il momento della creazione dell’uomo che Michelangelo raffigura in questo dipinto, che come pochi altri destò l’attenzione dei contemporanei, prima ancora che dei posteri.
Nel grande riquadro dedicato alla Creazione di Adamo vengono rappresentati Dio e Adamo in contrapposizione. La composizione è impostata su un rettangolo le cui proporzioni sono molto vicine a quelle del doppio quadrato. La parte destra è riservata al Creatore, la sinistra al creato, Adamo. L’uomo appare racchiuso in un triangolo rettangolo, forma stabile e riconducibile al terreno. Quello su cui poggia Adamo è l’unico frammento di natura che si riscontra nelle opere di Michelangelo. Dio, al contrario, è inserito in una forma aerea tondeggiante, riconducibile ad una curvatura ellittica, più complessa. Ha le sembianze di un uomo anziano dallo sguardo serafico e appare trasportato dagli angeli.
Certamente l’attenzione nella Creazione di Adamo si concentra sul gesto delle due mani, che si avvicinano senza mai toccarsi. A destra, la mano di Dio dà un impulso, un ordine; l’indice è puntato con gesto autorevole. A sinistra, la mano di Adamo è come mossa da nuova energia, si sta svegliando, fa ancora fatica a reggersi; il braccio è appoggiato sul ginocchio.
Michelangelo, deciso a mantenersi fedele alle Sacre Scritture, presta grande attenzione alla raffigurazione dell’uomo a immagine e somiglianza di Dio.
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