Papa Francesco: “Con i migranti serve assunzione di responsabilità”
Per l’omelia della domenica delle Palme, Papa Francesco sceglie di affrontare nuovamente il dramma dei migranti. .
La similitudine con il calvario che incombe su Gesù è immediata. Proprio come per Lui, “che ha provato sulla sua pelle l’indifferenza“, molti non vogliono assumersi la responsabilità per la sorte che attende migliaia di profughi.
Il Santo Padre si sofferma sulle sofferenze patite da Cristo tra il sinedrio e Pilato, e riflette sulla “umiliazione estrema” di cui il Signore è vittima nella Passione. Ed è qui che il Pontefice mostra, dopo alcuni secondi di silenzio, il proprio dolore per i “tanti emarginati, tanti profughi e tanti rifugiati”, rispetto ai quali “tanti non intendono assumersi la responsabilità del loro destino”.
Per il Papa il Crocifisso è “la cattedra di Dio”, dalla quale passa l’insegnamento di un “amore umile, capace di rinunciare a potere, egoismo e fama”. “Può sembrarci tanto distante” – ha sottolineato Bergoglio – “il modo di agire di Dio, che si è annientato per noi, mentre a noi pare difficile persino dimenticarci un poco di noi”.
Francesco, dunque, invita a riflettere su “questo mistero del suo annientamento per noi”, poichè “l’amore umile” a cui Cristo rimanda “salva e dà la vita”.
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