Prendi la tua croce e seguimi
“Se qualcuno vuol venire dietro a me, rinneghi se stesso, prenda la sua croce e mi segua.” (Mc 8, 34)
Gli Apostoli erano rimasti affascinati dal Maestro mentre gettavano le reti per la pesca, avevano abbandonato barche, reti per corrergli dietro. Adesso appariva chiaro che seguire Gesù significava condividerne appieno la vita e perfino la morte. Così da tendere a diventare altri Cristo. Ciò richiede di “rinnegare se stessi” per entrare nel modo di pensare di Dio: la logica del chicco di grano che deve morire per portare frutto. Vuol dire prendere su di sé la propria croce: una malattia, la perdita del lavoro, l’incapacità di gestire i problemi familiari o professionali, il senso di fallimento. Non occorre cercarla, la croce, ci viene incontro da sé.
L’invito di Gesù è di “prenderla”, senza subirla. Prendere la croce dunque per portarla con lui, sapendo che non siamo soli perché lui la porta con noi, fino a diventare altri lui. In ogni debolezza troveremo la forza, in ogni buio la luce, in ogni morte la vita, perché troveremo Gesù.
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