Ricordando don Andrea Colavolpe
Don Andrea Colavolpe, fu Antonio e Carmela Milano, oggi avrebbe compiuto 85 anni, nacque ad Amalfi il 25 agosto 1929. Il successivo 8 settembre venne battezzato in Cattedrale ed al Fonte, in omaggio al nonno paterno ed al Santo Patrono, fu chiamato Andrea, nome che segnerà per sempre la sua persona e la sua vita.
Il 14 ottobre 1951, sempre nella Cattedrale di Amalfi, divenne Diacono e, finalmente, il 22 dicembre dello stesso anno, fu ordinato Sacerdote da Mons. Angelo Rossini.
Oltre al ruolo di Canonico Cantore e di Sacrista Maggiore in seno al Capitolo, ha generosamente svolto anche quello di Rettore della Chiesa della SS. Annunziata e S. Nicola in Amalfi, curandovi quotidianamente l’Adorazione Eucaristica.
Alle ore 17.00 del 26 aprile 2013, all’età di 83 anni e otto mesi, terminava il suo pellegrinaggio terreno, e nel giorno dell’anniversario della sua nascita, di Don Andrea Colavolpe, parroco emerito di Amalfi ne perpetuiamo l’insegnamento ed il ricordo, a lui rivolgiamo ed affidiamo le preghiere di questo giorno.
Il ricordo lo affidiamo ad uno scritto di Raffaele Gambardella già presidente diocesano dell’Azione Cattolica.
“Grazie “don” per tutto quello che mi hai insegnato… Te ne sei andato in punta di piedi, senza fare rumore…nel tuo stile.
Qualche giorno fa ci siamo incontrati in Piazza Municipio e in pochi secondi ti sei informato di me e del mio lavoro, della mia famiglia e dell’azione Cattolica, mi hai raccomandato i piccoli e mia moglie Sara. In pochi secondi mi hai, ancora una volta, indicato la strada giusta, in poche battute hai concretizzato il ministero di una via: attenzione alla persona, cura della famiglia e dei laici attraverso l’Azione Cattolica che hai amato tanto.
In questi anni (almeno negli ultimi 35) mi hai trasmesso il vero senso della parola “rispetto” : “Cinque minuti prima e non un minuto dopo”, in fondo significava appunto questo, rispetto per il Signore, rispetto per i luoghi che frequentiamo e per le persone che andiamo ad incontrare…
Grazie “don” per tutto quello che mi hai insegnato…
Generazioni sono cresciute ascoltandoti nelle belle omelie e frequentando gli uffici della parrocchia, io fra questi. Come dimenticare gli anni in cui sono stato presidente parrocchiale di AC, la tua abitazione era la nostra seconda casa, quante belle serate passate insieme… Oggi ne comprendo l’importanza, laici e presbiteri, amabilmente insieme, a concretizzare quella corresponsabilità dell’azione pastorale di cui molti parlano…rileggendo la Christifideles Laici ho capito la modernità del tuo agire!
Il tuo carattere, qualcuno si è lamentato, cosa dire? Ah, caro don Andrea, averceli di sacerdoti come te con un brutto carattere ma che riescono a dare un’impronta alla parrocchia affidatagli e ad essere, oltre che dei buoni ministri anche degli ottimi educatori.
In fondo un educatore non è colui che sorride e dice sempre si…a volte dietro un no, mal digerito, c’è un grande insegnamento…
Grazie “don” per tutto quello che mi hai insegnato…“
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