Sant’Andrea protegga gli uomini di mare e le loro famiglie
Diario di viaggio di un navigante amalfitano
di Salvatore Barra
Msc Maria Saveria – 21 Giugno 2016 – In navigazione da La Havre ( Francia) a Sines (Portogallo)
Il 21 giugno per l’emisfero Nord è il giorno del solstizio d’estate, la distanza angolare del sole sull’Equatore è di 23 gradi e 27 primi al massimo valore per poi decrescere fino al 21 dicembre, quando sarà il solstizio d’inverno.
Quest’anno il fenomeno del solstizio d’estate si è verificato nella giornata odierna alle 00:34 ora italiana.
In Nord Europa le giornate sono lunghissime, infatti in prossimità del circolo polare artico (Latitudine 66 gradi 33 primi Nord), il sole non tramonta.
Nella zona in cui navighiamo, il Golfo di Biscaglia – 48 gradi Nord – il tramonto del sole avviene intorno alle ore 22:00 mentre l’alba verso le 5:00 del mattino. Condizione non gradita agli uomini di bordo di fede Musulmana che in questo periodo di Ramadan (6 Giugno – 6 Luglio) praticano il digiuno di cibo e di acqua nelle ore diurne, fino al tramonto del sole. Ma di clima estivo, sinceramente se ne respira ben poco. Il mare è calmo ma siamo investiti, continuamente, da scrosci e banchi di nebbia. Navigare nella nebbia è fonte di stress e tensioni continue. Il comandante deve rimanere sempre in plancia, la centrale macchine allertata e pronta a manovrare. Le porte stagne chiuse. La sirena della nave, ogni due minuti, emette un suono lungo per prevenire gli abbordi in mare (Reg.19 cod. nav.), occorre navigare con velocità di sicurezza. Queste condizioni di scorsa visibilità possono durare giorni.
22 Giugno 2016
Continua la navigazione con nebbia densa. Verso le ore 18:00, come da programma, approdiamo nella baia di Sines – una cittadina portoghese bella e dai colori Mediterranei.
Sines è famosa per aver dato i natali al navigatore – esploratore Vasco De Gama. Via radio VHF dal Port Control siamo avvisati che il porto è chiuso per nebbia densa. Attendiamo in rada ulteriori istruzioni.
23 Giugno 2016
Verso le ore 1:00 del mattino, il Port Control ci comunica che nel porto la nebbia si è diradata e ci invita ad avvicinarci e presentarci alle ore 2:00 alla stazione del pilota. Ci mettiamo in moto, ma alle ore 01:45, quando mancano appena quattro miglia all’imbarco pilota, sul display del telegrafo di macchina appare un “allarme critico” ed il motore perde giri, la velocità della nave scende a 12 nodi. Fermo la macchina ed attendo comunicazioni dal direttore di macchina che non tardano a rispondere: “pistone del cilindro numero tre bloccato a causa della pompa di iniezione Fuel bloccata.” Una problematica critica e pericolosa.
“Cosa fare?” – gli chiedo – Il direttore consiglia un “Kick Astern”, ovvero un colpo indietro con la macchina.
Nel frattempo la velocità nave si è ridotta a sette nodi e siamo ad un miglio dalla stazione pilota – “Indietro molto adagio… indietro adagio… ferma la macchina” – poco dopo, dalla sala macchina mi avvisano che la manovra è riuscita ed il pistone del cilindro tre, sbloccato e che dopo l’ormeggio, i macchinisti avrebbero sostituito la pompa d’iniezione numero tre.
Alle ore 03:30 la nave è attraccata. Il direttore di macchina mi avvisa che occorrono circa quattro ore per sostituire la pompa. Verso le ore 8:00, dalla macchina mi avvisano di difficoltà ad estrarre la pompa d’iniezione danneggiata.
Tutti i macchinisti disponibili sono impegnati in questo lavoro. Nel frattempo allerto l’ufficio tecnico, l’ufficio commerciale, l’ufficio operazioni MSC e la locale agenzia. Posticipiamo la partenza alle ore 14:00, poi alle 18:00, ma alle 20:00 la situazione è stazionaria: la pompa d’iniezione nafta risultava ancora incastrata.
La situazione diventa problematica, dato che di lì a poco era previsto l’arrivo di un’altra nave e la banchina andava liberata. I macchinisti impegnati in questo duro lavoro dalle quattro del mattino, sono stanchi e depressi per tutti i tentativi falliti di rimuovere i pezzi incastrati. Alla fine si opta perla soluzione di escludere il cilindro 3 e di partire praticamente azzoppati, con un pistone in meno ad una velocità ridotta. Alle ore 22:00 con grande sollievo la nave parte con destinazione Gioia Tauro. Alle ore 23:00 procediamo con velocità 16 Nodi, come da istruzioni ricevute per il previsto arrivo a Gioia Tauro il 27 Giugno alle 11:00 del mattino.
24 giugno 2016
In navigazione per Gioia Tauro con velocità ridotta. Nel corso del giorno, dall’ufficio tecnico della MSC ci avvisano che durante la sosta nel porto di Gioia Tauro ci raggiungerà un team di tecnici motoristi per risolvere il problema al cilindro numero 3. Nel frattempo mi metto all’opera per organizzare la visita nave per la mia famiglia che mi raggiungerà nel porto calabrese.
27 Giugno 2016
Oggi è un giorno “speciale” per tutti gli amalfitani ricorre il 27 Giugno del 1544, quando la nostra cittadina posta sotto assedio della flotta del corsaro turco Ariadeno Barbarossa, una tempesta di mare si scatenò e fece naufragare tutte le unità della flotta saracena, tranne quella del Barbarossa che poté tornare in patria sconfitto. Gli amalfitani del tempo attribuirono al nostro Santo Protettore Andrea il miracolo della tempesta e da allora ad Amalfi si festeggia questa ricorrenza. Ma questa data è un giorno speciale anche per la nostra famiglia dato che festeggiamo il compleanno del primogenito Giuseppe. Dopo cinque mesi di lontananza è l’ora di riabbracciarci; per l’occasione il cuoco di bordo ha preparato una festicciola per la cena, con torta di compleanno finale.
Alle ore 11:00 ci presentiamo nella rada di Gioia Tauro – la capitaneria di porto ci avvisa che il nostro posto in banchina è ancora occupato e ci invita ad attendere in rada ad una distanza di sette miglia dalla stazione piloti. L’attesa è lunga e spasmodica e si protrae dalle ore 19:00 alle 20.30, poi finalmente ormeggiamo.
Poco dopo imbarchiamo il team di tecnici motoristi, la famiglia dell’allievo di coperta e la mia. Incontro come al solito emozionante, soprattutto con i figli che crescono a vista d’occhio.
Ceniamo tutti insieme con l’allievo di coperta, genitori e moglie, fresca sposa e mamma in attesa. Ci intratteniamo a parlare dei festeggiamenti in onore dell’Apostolo Andrea che in quei momento erano in corso ad Amalfi; poi ci siamo riuniti nella mia cabina per la rituale distribuzione dei regali ed veloce “consiglio di famiglia”. Verso tarda sera, il direttore di macchina m’informa che la pompa di iniezione del cilindro 3 è stata estratta ma occorreva ancora inserire la nuova pompa e testarne la funzionalità.
28 Giugno 2016
Mio figlio Angelo, il piccoletto della famiglia, è la mascotte della nave, praticamente ha stretto amicizia con tutti. Mi sorprendeva, osservarlo mentre comunicava con uomini dell’equipaggio che gli parlavano in lingua inglese mentre lui rispondeva in italiano: non so come, ma si capivano.
Ho accompagnato i due figli maschi a visitare la sala macchine con motore MAN di 12 cilindri, quattro generatori ed accessori vari, poi l’officina, la centrale macchine, i locali condizionatori…frutto dell’alta tecnologia, interessante ed affascinate.
Alle 11:00 del mattino, dopo le opportune verifiche del perfetto funzionamento del motore, il team di tecnici lascia la nave. Le nostre famiglie vanno via alle ore 17:00 , dopo aver trascorso una bella giornata insieme, un ricordo che rimarrà impresso nella mente per lungo tempo.
Alle 20:30 si riparte, transiteremo prima lo stretto di Messina per dirigerci nel Canale di Suez e da qui al Porto di King Abdullah. Mi affido al nostro Apostolo Sant’Andrea, affinché assista e protegga me in questo viaggio, assista e protegga tutti gli uomini di mare e le loro famiglie.
La navigazione continua…
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