“Segni” per comprendere
In questa terza domenica di Quaresima possiamo comprendere come Dio nella prima lettura (Esodo 20,1-17) ci pone dinanzi la legge o come dice la sezione “le parole”.
In tutti i dieci comandamenti quindi parliamo del decalogo possiamo scorgere come Dio vuole condurre l’uomo alla consapevolezza che esso è creatura e che per arrivare alla salvezza ha bisogno di tali precetti. Come sappiamo i 10 precetti sono divisi in tre parti cioè all’inizio e alla fine vi sono quelli negativi, mentre nella parte centrale vi sono quelli positivi: l’osservanza del sabato e l’onore dovuto ai genitori, relativi quindi a Dio e al fratello.
Nella seconda lettura riferita alla comunità dei Corinzi, infatti Paolo, cerca di far capire sia ai Corinzi che a noi, come i giudei e i greci perseguivano ragionamenti e segni che non arrivavano alla vera comprensione del mistero divino. Paolo si riferisce a Cristo come colui che diventa scandalo per i giudei e stoltezza per i pagani, non comprendendo il progetto di Dio, nella figura della croce. Il Vangelo di Giovanni (2,13-25) ci propone un Gesù serioso al quanto ribelle nel tempio del Signore Dio, dove i cambia valute diventano commercianti del sacro.
La casa di Dio diventa così una spelonca di ladri, un luogo d’affari, una similitudine ci può aiutare come il tempio venne così reputato, anche noi con il nostro tempio che è il corpo lo possiamo rendere un mezzo per il commercio. Cari fratelli e sorelle in questa domenica di quaresima ci rimanda ad alcuni concetti di segno, parola, corpo, che diventando un tutt’uno, completano e fanno l’essere umano.
Vi auguro una Santa Domenica di Quaresima.!
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