Signore, consigliami, cosa devo fare adesso?
Nel prosieguo della catechesi voluta da Papa Francesco sui doni dello Spirito Santo, l’attenzione è oggi rivolta a quello del “consiglio”.
“Sappiamo quanto è importante, nei momenti più delicati, poter contare sui suggerimenti di persone sagge e che ci vogliono bene. Ora, attraverso il dono del consiglio, è Dio stesso, con il suo Spirito, a illuminare il nostro cuore, così da farci comprendere il modo giusto di parlare e di comportarsi e la via da seguire” – ha esordito il Santo Padre, mettendo in luce l’importanza di un ausilio a cui spesso tendiamo nell’incedere incerto della vita quotidiana.
Qual è, dunque, il modo per ottenere l’anelato beneficio? Lo ha rivelato il Papa, nel fluire del suo magistrale discorso: “La condizione essenziale per conservare questo dono è la preghiera. Sempre torniamo sullo stesso tema: la preghiera! Ma è tanto importante la preghiera. Pregare con le preghiere che tutti noi sappiamo da bambini, ma anche pregare con le nostre parole. Pregare il Signore: “Signore, aiutami, consigliami, cosa devo fare adesso?”
Un invito, in definitiva, a confidare nell’assistenza benevola del Signore e a riporre in essa una costante fiducia. All’uomo è ricondotta la scelta di affidarsi con la potenza della preghiera, nell’intima consapevolezza che un consiglio sarà scolpito nel suo cuore dalla bontà di Dio.
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