Un Padre che ama e tutto dona di se
di Giuseppe Nuschese
IV domenica di quaresima
«…questo mio figlio era morto ed è tornato in vita, era perduto ed è stato ritrovato». (Lc 15, 11-32)
Chi non conosce questa parabola? Chi non si lascia intenerire dalla storia commovente di un padre che ama e tutto dona di se?
E’ la capacità di Gesù, attraverso il racconto di Luca, nel raccontare la vita di ciascuno di noi: perché non siamo contenti della vita che conduciamo, vorremmo essere diversi, uscire da noi stessi per diventare altro…
La Parola ci mostra che il dramma della nostra esistenza si consuma ogni volta che ci allontaniamo da Dio per abitare in un paese lontano, anche restando nei ranghi dei banchi di Chiesa, magari consumati da un sentimento di rabbia o sottomissione perché non ci sentiamo capiti, accettati, valorizzati, fino ad abitare i confini estremi della solitudine…
E’ qui che la rivelazione di Gesù si fa straordinaria: se profonda è la nostra miseria, molto più grande è l’amore di Dio!
La storia della salvezza non è altro che il ripetersi del tentativo, da parte del Padre, di far comprenderci il suo amore, e strapparci alla nostra disperazione!
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