Un vento impetuoso… missione
La nostra esperienza della Missione Popolare (6-21 febbraio)
di Annamaria e Gerardo Camera
L’attesa per la Missione Popolare inizia molto tempo fa, tra mille “se” e mille “ma” …
Un’idea accolta con gioia, ma con timore sulle difficoltà, dubbi sulla riuscita e sulla partecipazione.
Ad un certo punto l’ufficialità e, subito, inizia la preghiera e l’affidamento a Gesù.
Iniziano pure gli incontri con Padre Gennaro con spiegazioni teoriche e pratiche.
Man mano che si avvicina il tempo, si comincia a percepire che sarebbe stata fantastica e in tanti si son lasciati coinvolgere. La Missione, tenuta da cinque Padri Redentoristi e due Suore Gerardine, è andata alla grande! Dio ha “lavorato”, entrando in ogni cuore che si donava a Lui.
I Centri della Parola, suddivisi per Zone, hanno accolto tante persone; tante le domande suscitate e, non è mancata l’esposizione di qualche problema.
Amalfi, in queste due settimane, ha indossato l’abito della festa.
C’è stata un’invasione di energia, una vitalità, in un andirivieni di eventi, di funzioni, di visite, di benedizioni. Le persone non aspettavano altro…
Amore richiesto, Amore ricercato, Amore ricevuto. Amore condiviso ovunque.
Ora che la Missione Popolare è finita, l’entusiasmo è alle stelle.
I Padri e le Suore hanno portato una ventata di simpatia, di gioia, di amore, di ottimismo.
Adesso, però, la parte più difficile… Fare in modo che tutto questo non vada perduto, riuscendo ad assolvere al compito che i Missionari ci hanno lasciato: diventare noi stessi missionari per il nostro paese!
Questo evento straordinario occorre tradurlo in un impegno ordinario nel quotidiano: ognuno ha il compito di portare il Vangelo.
Certo, ciascuno ha numerosi impegni, ma occorre tempo da dedicare all’annuncio, all’attenzione verso gli altri, al servizio alla comunità.
Tornare alla tranquillità, una cosa da evitare, perché la Missione Popolare non rimanga soltanto una parentesi splendida, nella nostra vita. I Missionari e le Suore dopo due settimane, sono andati via, tra commozione e occhi lucidi… Avremmo voluto averli tra noi per sempre, perché la gioia, l’allegria e la grazia di queste giornate, non svanisse con loro.
Ci hanno fatto ballare, cantare, ridere, riflettere, ci hanno fatto amare la vita parrocchiale, scoprire una comunità che vive l’uno con l’altro, generando una nuova forza per operare uniti per una Parrocchia viva e gioiosa. La Missione Popolare… un vento impetuoso che smuove giovani fuscelli e tronchi ben radicati portando tutti, nella stessa direzione, verso la casa del Signore.
Curiosità? Simpatia? Fiducia? Non so, ma non è facile sottrarsi a queste folate di vento che ti accarezzano l’anima! La Missione è un momento che ti cambia la vita, nella sua semplicità, permette di riscoprire l’Amore di Dio. Chiunque porterà sempre nel cuore il ricordo di un momento unico, irripetibile e indelebile.
Ringraziamento e riconoscenza a Don Michele che ci ha creduto, affidando ogni cosa nelle mani di Dio.
Un grazie sincero a Padre Filippo, Padre Francesco, Padre Gennaro, Padre Mario, Padre Rosario e Suor Andreina con Suor Annalisa. Vi abbiamo nel cuore e ci resterete per sempre.
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