Vita di bordo… sulla rotta del Dragone

Diario di viaggio di un navigante amalfitano

di Salvatore Barra

Msc Kalina , 17 Giugno 2015 – In Navigazione da Salalah a Singapore

Ci troviamo in navigazione nella parte orientale dell’Oceano Indiano, a Sud del Golfo Del Bengala – procediamo con rotta vera 090´gradi , verso lo stretto della Malacca fiancheggiato a sinistra dalle Isole Nicobar, (duramente colpite dallo Tsunami di 10 anni fa), ed a destra dall’Isola indonesiana di Sumatra. Abbiamo il mare e vento in poppa, ossia da ovest, con forza 5 di intensità.

Temporali e piovaschi si alternano a schiarite dal cielo azzurrissimo. I raggi del sole sembrano brillare più del normale, attraversano le goccioline d’acqua sospese nell’atmosfera , formando arcobaleni dai colori intensi. Spettacoli che solo la natura sa offrire. L’arrivo a Singapore è previsto per il 20 di Giugno.

La Msc Kalina e’ stata varata il 25 giugno del 2009 nei cantieri navali coreani della “Samsung”. Capace di trasportare 13654 Teus , la Msc Kalina ha le seguenti caratteristiche : Lunghezza 366.07 Mt. – Larghezza 51.20 Mt. – altezza dalla chiglia fino alle antenne Radar 67.30 Mt – Massima immersione a pieno carico 15.62 Mt.- Portata massima 156301 Tonnellate – Potenza Massima del motore 98200 cavalli – velocita’ di crociera 24 nodi – consumo giornaliero di nafta alla massima potenza 270 Tonnellate Metriche – diametro dell’elica 9.1 Mt. Superficie dl timone , circa 120 metri quadrati .
Quando fu varata , la Msc Kalina , era la portacontainers più grande al mondo. Ha mantenuto questo primato fino a due anni fa , quando sono state varate in successione , navi da 16000 teus, da 18000 teus e nel mese di Gennaio 2015, navi da 19000 teus. Il TEU (Twenty Equivalent Unit) – corrisponde alla misura di un contenitore da venti piedi (30.48cm) , circa 6 metri di lunghezza.

La nostra Nave e’ impiegata sulla rotta commerciale denominata “Dragone” che collega i porti del Mediterraneo con quelli dell’estremo oriente, fino a Busan in Corea del Sud. Dopo Singapore, faremo rotta per Shanghai, poi in successione Dalian, Tianjin , Busan, Ningbo, di nuovo a Shanghai, poi Chiwan, Yantian e ritorno a Singapore .
In estremo oriente tutti i porti di scalo sono cinesi , eccetto Singapore e Busan. Da Singapore si ripartirà per Beirut, dopo aver transitato il Canale di Suez. Poi toccheremo i porti italiani di Gioia Tauro, La Spezia e Genova, quindi Marsiglia, Barcellona, Valencia e Malta, ultimo porto del Mediterraneo prima del ritorno a Singapore. Un viaggio completo dura 75 giorni, cioè due mesi e mezzo.

A bordo, l’equipaggio è formato da 25 persone, me compreso, di cui dodici tra Ufficiali ed Allievi Ufficiali. La vita dei marinai : e’ strettamente collegata e dipendente alla vita della nave, nel senso che, se si perde la nave , con molta probabilità si rischia di perdere la propria vita. E’ strettamente collegata alle vicissitudini della famiglia di appartenenza; un problema familiare influisce spesso in modo negativo sulla psiche del marittimo.

I marittimi sono soggetti a rischio malattie infettive, che possono contrarre quando entrano in contatto con persone di terra. Problematiche che si potrebbero ripercuotere sull’ambiente lavorativo e sui rapporti umani in seno all’equipaggio.
Il Comandante , oltre ad occuparsi tecnicamente della nave e dell’equipaggio, deve curare anche la parte psicologica/umana, all’occorrenza, dei suoi marinai, stimolandoli o rassicurandoli. Pronto a spendere una parola di conforto, comportandosi come un papà o un fratello maggiore.

Il personale è diviso in quattro dipartimenti: Coperta, Macchina, Cucina e Camera. Esso e formato da cittadini italiani, croati, montenegrini, Malgasci, indonesiani, e bengalesi , i quali professano la fede Cristiana (Cattolica/Ortodossa) ed Islamica . Condizione di cui, il Comando nave deve tenere nella dovuta considerazione per una corretta gestione dei componenti l’equipaggio. In particolare, alla base di ogni decisione vi deve essere rispetto e giustizia. Oggi , ad esempio, comincia il periodo del RAMADAN, la maggiore celebrazione della religione Musulmana ; dura un mese. Tacitamente qualcosa concediamo , anche sugli orari di lavoro, per andare incontro alle esigenze degli islamici presenti a bordo.

Spesso i grandi problemi nascono da futili motivi o disattenzioni, come del resto capita nella quotidianità, dappertutto . Ma a bordo è differente.

Avere problemi di ordine sociale stando in mezzo al mare, è cosa diversa dallo stare sulla terraferma. Quindi e’ molto pericoloso. Lo stesso dicasi per infortuni sul lavoro o problematiche di ordine sanitario. Ma di questo ne parlerò in qualche altra occasione.

E’ tardi, mentre in Italia e’ ancora pomeriggio – (il fuso orario è cinque ore avanti) – e ne abbiamo ancora una da spostare.
Prima di andare a letto recito la Preghiera del Navigante, ho cominciato a farlo da quando ero Allievo Ufficiale , e mi è stata tramandata, da tradizione, dal mio primo Comandante.

PREGHIERA DEL NAVIGANTE

Al calare della sera
noi, uomini di mare
a Te leviamo o Signore
la nostra preghiera
e i nostri cuori:
i vivi sulle navi
i morti in fondo al mare.

Fa che la notte passi serena
per chi veglia nel lavoro,
per chi stanco si riposa.

Fa che ogni navigante
prima del sonno si segni col Tuo Segno
nel Tuo amore e nel Tuo perdono
ed in pace coi fratelli.

Fa che ogni nave conservi la sua rotta
ed ogni navigante la sua fede.
Comanda ai venti e alle onde
di non cimentare la nostra nave,
Comanda al Maligno
di non tentare i nostri cuori.

Conforta la nostra solitudine
col ricordo dei nostri cari,
la nostra malinconia
con la speranza del domani,
le nostre inquietudini
con la certezza del ritorno.

Benedici le nostre famiglie
che lasciammo sulla riva,
benedici la nostra Patria
e tutte le Patrie dei naviganti
che il mare unisce e non divide.

Benedici chi lavora sul mare
per meritarsi il pane quotidiano;
Benedici chi lavora sui libri
per meritarsi il mare,
Benedici chi in fondo al mare
attende la Tua luce e il Tuo perdono
E cosi sia.

Letto 16870 volte